Il vetro, protagonista indiscusso nel campo della sostenibilità ambientale, è in crescente aumento. Riutilizzabile, riciclabile e green, il vetro nel 2019 è stato il vero attore dell’economia circolare. I progressi in termini ambientali, economici e sociali delle produzioni italiane sono stati descritti nel Rapporto sostenibilità Assovetro, presentato a Roma nel febbraio 2020. 

Assovetro

Nel 2019 è stato registrato un aumento sostanziale della produzione di bottiglie di vetro rispetto all’anno precedente. In Italia, infatti, la produzione di vetro è aumentata nel giro di pochi mesi del 5,4%, rappresentando un chiaro segno di nuovi stili di vita sempre più green ed ecosostenibili.

Il settore del vetro, dopo l’ondata di attivisti mobilitati dalla giovanissima svedese Greta Thunberg, sembra aver risentito positivamente del proprio commercio. Inoltre, ad oggi, l'Italia può vantare di essere il secondo paese in Europa per quantità di contenitori di vetro prodotti. 

E’ possibile individuare i primi dati emersi grazie alla pubblicazione del primo Rapporto di Sostenibilità di Assovetro (Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro) aderente a Confindustria, realizzato da Ergo, Spin off dell'Università Sant'Anna di Pisa. Attraverso l’analisi di 18 aziende, di cui 15 produttrici di vetro cavo e 3 di vetro piano che rappresentano, nel loro complesso, il 90% circa della presenza industriale installata in Italia è stato possibile avere dati chiari e precisi. 

La circolarità è un aspetto molto importante per le industrie che operano nel settore del vetro: infatti, viene percepita di fondamentale importanza per il contributo ambientale ed economico che il vetro è in grado di garantire.

Inoltre, nel rapporto Assovetro, è possibile marcare che tra il 2016 e 2018 la produzione di vetro è aumentata dell’8,2%, facendo conseguentemente aumentare il fatturato del 6%. 

Sostenibilità ambientale

Per quanto riguarda i criteri della valutazione dell’impatto ambientale, è di fondamentale importanza analizzare il consumo di energia, elemento chiave per il settore della produzione di vetro. 

Di rilevante interesse, in termini di aumento della sostenibilità ambientale delle produzioni, è l’andamento dei consumi di energia valutato dal 2016 al 2019, dove è possibile notare che:

  • La quota di energia rinnovabile è aumentata di dieci punti in due anni, dal 15,37% (2016) al 26,20% (2018);
  • Le emissioni di CO2 sono calate del 70% rispetto a 40 anni fa;
  • L’aumento della produzione ha consentito di mantenere una prestazione energetica invariata;
  • I consumi idrici sono diminuiti, grazie all’adozione di sistemi a ciclo chiuso mirati alla riduzione delle perdite e al reimpiego delle acque di raffreddamento e pulizia; 
  • Il fabbisogno medio attuale è di 1,98 m3 per ton di vetro fuso, con impiego di acqua riciclata superiore al 44% dei consumi idrici totali.

Tuttavia, i contenitori in vetro sono globalmente considerati una garanzia di sicurezza, facendo sì che il mercato ne richieda sempre di più.

Il dato più significativo è stato che nei primi 9 mesi del 2019 la produzione delle sole bottiglie è aumentata del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Sostenibilità sociale

Tuttavia, per quanto riguarda la sostenibilità sociale, il mercato si caratterizza per un’elevata percentuale di lavoratori stabili, con contratto a tempo indeterminato. L’ambiente lavorativo è tradizionalmente maschile, seppur siano stati effettuati grandi sforzi per cambiare e ridurre questo solido gender gap. 

Secondo il Rapporto sostenibilità Assovetro i numeri dei lavoratori delle imprese che lavorano nel settore del vetro sono aumentati dell’1,4%, facendo sì che si raggiungesse un numero totale di 11.227 impiegati. 

Circa il 90% dei lavoratori è stato assunto con un contratto stabile, percentuale che raramente può riscontrarsi nel giro di un triennio.

E’ opportuno sottolineare che la formazione è essenziale per la sicurezza personale degli addetti e per la qualità delle produzioni. Per andare incontro a questa necessità, tra il 2016 e il 2018 sono state assegnate circa 14 ore annue di formazione.