Ogni mese vengono segnalati centinaia di casi di errore in bolletta da parte del fornitore nella fatturazione dei consumi. Gli utenti devono sapere che è previsto il rimborso per un errore in bolletta, così come è previsto un indennizzo automatico qualora venga registrato un ritardo nelle prestazioni del fornitore (ad esempio la mancata risposta ad un reclamo presentato formalmente dall'utente stesso oppure la mancata rettifica di una doppia fatturazione in occasione del cambio fornitore). A seguire un breve approfondimento su quali sono gli errori più comuni in bolletta e come chiedere il rimborso per errore in bolletta.

Errori in bolletta per cui si ha diritto a un rimborso

Nella maggior parte delle volte, l'errore in bolletta più comune è la richiesta di pagamento da parte del fornitore di una fattura già saldata. In secondo luogo, l'utente può presentare richiesta di rimborso se tra le voci presenti nel dettaglio del pagamento compare anche un servizio mai richiesto. Un altro caso molto frequente di errore in bolletta è la fatturazione di un importo anomalo rispetto ai consumi realmente effettuati nel periodo indicato nella fattura. Infine, l'utente ha diritto alla richiesta di un rimborso qualora riceva una doppia bolletta da pagare da due fornitori diversi (in occasione di un cambio fornitore).

Come chiedere il rimborso per errore in rimborso

L'utente deve inviare una lettera tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, nella quale indica i propri dati anagrafici e quelli dell'utenza, incluso il codice PDR (utenza gas) o il codice POD (utenza luce), con allegata la copia della bolletta contestata.