A partire dal 2016 i possessori di un apparecchio televisivo dovranno versare il Canone tv direttamente in bolletta, purché ovviamente siano al contempo intestatari di un contratto di fornitura energetica.

Canone tv in bolletta

La legge presume che chiunque possegga un'utenza luce sia al contempo possessore di un televisore, e quindi addebita direttamente in bolletta l'imposta dovuta per la tv. In particolare, il canone deve essere versato una sola volta da parte del soggetto intestatario appartenente alla medesima famiglia anagrafica cui si riferisce il Canone. Questo significa che se un soggetto è titolare di un contratto luce e nella sua abitazione è presente un televisore, sulla sua utenza verrà addebitato il canone. Tuttavia, i soggetti che non detengano nella propria abitazione un apparecchio televisivo potranno fare domanda di esenzione, mediante una Dichiarazione Sostitutiva rivolta all'Agenzia delle Entrate. A questi sono equiparati gli ultra-settantacinquenni con redditi bassi e altre tipologie di soggetti privilegiati (militari, agenti diplomatici, e così via).

Come e quanto si paga il Canone tv in bolletta

Il Canone viene addebitato, come detto, direttamente in bolletta. Il suo importo è stato fissato in 90 euro, da versare in 10 rate mensili (o un numero minore di rate, con importo maggiorato, se l'anzianità dell'utenza elettrica è inferiore rispetto all'anno solare per cui è dovuto il Canone stesso). Dunque, il versamento del Canone Rai avviene contestualmente al pagamento della bolletta energetica, non essendo necessario da parte del contribuente fare alcunché: ne deriva che se si è attivata la domiciliazione bancaria delle bollette luce, il Canone Rai verrà assorbito nel conto della fornitura, senza bisogno di altro pagamento. Bisogna ricordare che il Canone è dovuto una sola volta per famiglia: ne consegue che, in presenza di una seconda casa per la quale è attivato un diverso contratto luce, il proprietario ha la possibilità di fare reclamo al proprio fornitore nel caso di addebito del Canone Rai, così da evitare il rischio di dover pagare due volte l'imposta.