Come accade oramai da anni in quello dell'energia elettrica, anche nel mercato del gas la liberalizzazione (ovvero l'eliminazione del vincolo di doversi affidare al gestore locale) ha portato alla nascita di diversi operatori, arricchendo le possibilità di scelta. Ma quali sono i fattori da tenere in considerazione quando si cerca la migliore tariffa per la fornitura di gas? Ecco una guida per orientarsi.

I consumi annui e le schede di confrontabilità

Innanzitutto, la scelta di una tariffa gas adeguata alle esigenze della propria famiglia porta dei vantaggi nella qualità del servizio erogato, ma consente anche di risparmiare ogni anno oltre 200 € sulla bolletta. La prima cosa da fare è dunque quella di determinare, bolletta alla mano, il consumo in metri cubi nell'arco dei 12 mesi: i parametri fondamentali da considerare sono le dimensioni dell'abitazione, il numero di componenti del nucleo famigliare e l'uso che si fa del gas (per le attività in cucina, in bagno o per il riscaldamento). Anche nel mercato del gas l'Autorità per l'Energia ha introdotto delle "schede di confrontabilità", aggiornate ogni tre mesi, che il cliente ha il diritto di visionare prima della stipula del contratto. Si tratta di un documento riassuntivo che confronta i prezzi proposti dai gestori con quelli della c.d. ''maggiore tutela'': in sintesi, fornisce una comparazione tra la stima della spesa annuale (al netto delle imposte) calcolata in base alle tariffe dell'offerta e la stima secondo le tariffe della ''maggiore tutela''. Inoltre, informa anche sulla variazione, espressa in euro e in valori percentuali, tra i due costi.

Le differenze tra le tariffe

Fatta una stima dei consumi e consultata la "scheda di confrontabilità", si passa all'esame delle tipologie di tariffe. Le principali opzioni contemplano i piani tariffari bloccati, quelli a prezzo indicizzato oppure fisso. Nel primo caso, la tariffa gas a prezzo bloccato mette al riparo da eventuali aumenti (ma anche ribassi) e dunque il prezzo della materia prima non cambia per i primi 12 o 24 mesi di fornitura: al termine di questo periodo, si decide se rinnovare l'offerta o cambiare gestore. Al contrario, con la tariffa indicizzata, il prezzo varia in base alle decisioni dell'Autorità e alla media dell'oscillazione di alcuni indici di Borsa inerenti il costo di scambio della materia prima. Infine, con le tariffe a prezzo fisso (o "tutto compreso"), si paga una cifra annuale o mensile costante calcolata in base alla "taglia" scelta dal cliente, ovvero la quantità di metri cubi stimata per quel periodo, con lo svantaggio che in caso di sforamento subentrano costi extra.

Offerte, bonus e detrazioni

La scelta di una tariffa gas dipende anche da fattori accessori. Alcune offerte sono più convenienti perché invitano l'utente a non utilizzare il bollettino postale per i pagamenti ma l'addebito su conto corrente tramite RID bancario (con un sensibile risparmio): in più, scegliendo l'invio della fattura via mail anziché a mezzo posta, si evitano 12 € di spese aggiuntive. Molti operatori prevedono anche offerte speciali per i nuovi clienti, come i "pacchetti combinati luce e gas", mentre non vanno sottovalutati i bonus previsti dal Governo per gli aventi diritto: le famiglie a basso reddito (certificato da ISEE) beneficiano di sconti sulla bolletta, previa presentazione di apposita domanda al Comune di residenza. Infine, vi sono detrazioni fiscali per chi sostiene spese volte a migliorare l'efficienza energetica della casa, ad esempio sostituendo il vecchio impianto di riscaldamento: questi interventi sono detraibili fino a un massimo stabilito per legge se contribuiscono a ridurre i consumi o all'isolamento termico dell'abitazione.