Italgas è il principale distributore in Italia del gas, dal momento che gestisce più di 7 milioni di contatori attivi nell'intero territorio nazionale. La figura del distributore non è da confondere con quella del fornitore. Infatti, il distributore è colui che si occupa della distribuzione della materia prima (in questo caso il gas) presso l'abitazione dove è domiciliata la fornitura. Al contrario, il fornitore è colui che vende la materia prima attraverso la sottoscrizione di un'offerta. A seguire un breve approfondimento sull'accertamento dell'impianto per l'attivazione del gas con Italgas.

Documenti per l'accertamento dell'impianto per l'attivazione del gas con Italgas

Il distributore Italgas richiede i dati della fornitura, vale a dire il codice PDR e i propri dati anagrafici, che devono corrispondere a quelli del titolare della fornitura di gas. L'invio dei dati è fondamentale per consentire a Italgas di operare l'accertamento dell'impianto per l'attivazione del gas. Gli utenti possono inviare l'intera documentazione online, tramite il portale web dedicato al servizio e connesso a Italgas (Accertamento Online Italgas). In alternativa, gli utenti hanno a disposizione l'indirizzo postale via XI Settembre, 27036 Mortara (PV), mittente Gestione Documenti 40/14 Italgas.

Costo per l'accertamento dell'impianto per l'attivazione del gas con Italgas

L'accertamento dell'impianto per l'attivazione del gas con il distributore Italgas ha tre prezzi differenti, sulla base della portata termica complessiva dell'impianto domestico. Se il valore è pari o inferiore ai 35 kW, l'utente paga 47 euro. In caso di valore superiore ai 35 kW fino a 350 kW il costo è di 60 euro. Infine, per una potenza termica superiore ai 350 kW il prezzo da pagare per l'accertamento è di 70 euro.