Le fonti di energia non rinnovabile rappresentano il metodo di approvvigionamento energetico più utilizzato nel mondo: si tratta di fonti energetiche destinate a esaurirsi poiché non in grado di rigenerarsi naturalmente.

Alcune di esse, come il petrolio e il gas naturale, nascono in natura, ma necessitano di molto tempo per essere pronte all’utilizzo. Inoltre, hanno bisogno di procedimenti artificiali di diversa natura per raggiungere lo stato più adatto all’impiego in diversi settori. 

Le fonti non rinnovabili sono destinate a esaurirsi: alcuni scienziati esperti in questo settore sostengono che entro il 2050 esse saranno completamente finite e che negli anni immediatamente precedenti il loro prezzo sarà talmente alto da non permetterne più l’utilizzo.

Proprio a causa di queste previsioni, negli ultimi decenni si è sviluppato sempre di più lo studio attorno alle fonti energetiche rinnovabili, che nel giro di mezzo secolo prenderanno con ogni probabilità il posto di quelle non rinnovabili.

Qual è la principale differenza tra energia rinnovabile e non rinnovabile? Le prime sono energie pulite che l’uomo può utilizzare per raggiungere diversi scopi senza inquinare o sfruttare fino all’esaurimento. Tra le principali troviamo l’energia solare, eolica, idrica e geotermica.

La loro forza sta nel fatto che esse sono in grado di rigenerarsi molto velocemente e appaiono pertanto infinite. Le energie non rinnovabili invece, come suggerisce il nome stesso, non possono durare in eterno.

Energie non rinnovabili pro e contro

Non c’è dubbio sul fatto che le energie non rinnovabili siano ancora le più utilizzate: circa l’80% del fabbisogno energetico mondiale viene soddisfatto grazie all’impiego di carbone, petrolio e gas naturale.

Questo sfruttamento incontrollato però non può durare a lungo: per questo motivo alcuni governi dei principali Paesi hanno sentito la necessità di avviare campagne per cercare fonti energetiche alternative e sicure, che possano però offrire un rendimento uguale o addirittura maggiore rispetto alle fonti non rinnovabili. 

Analizzando più attentamente le energie non rinnovabili e i vantaggi e svantaggi del loro impiego, possiamo affermare che esse possiedono molti lati positivi, soprattutto per quanto riguarda il loro rendimento economico e i risultati ottenuti durante i grandi periodi di sviluppo economico mondiale: 

  • Altamente performanti: se nel corso della storia è stato possibile dare via alle grandi Rivoluzioni Industriali, il merito è soprattutto da riconoscere alle energie non rinnovabili. Lo sviluppo economico di alcuni Paesi che, nonostante le conseguenze negative, ha dato la possibilità a molti di migliorare le proprie condizioni di vita deriva proprio dalla presenza di ingenti materiali come carbone, petrolio e gas naturale.  
  • Versatili: le sostanze non rinnovabili sono oggi facilmente trasformabili e permettono di compiere diverse operazioni. Pensiamo per esempio al petrolio: esso, tramite procedimenti di raffinazione e trasformazione, può essere impiegato in diversi settori, dalla produzione di carburante da destinare a diversi mezzi di trasporto, alla creazione di oggetti in plastica o di tessuti per l’abbigliamento. 
  • Economicamente convenienti rispetto al rinnovabile: anche se il prezzo delle energie non rinnovabili è in continua crescita, il loro utilizzo risulta comunque più economico rispetto all’impiego di fonti rinnovabili che necessitano spesso di mezzi molto costosi. Bisogna però aggiungere che, sul lungo periodo, le fonti energetiche green sono in grado di dare molti più risultati positivi. 

Grazie al dibattito sorto attorno al tema dell’ecologia, è stato possibile analizzare i danni creati dallo sfruttamento eccessivo di fonti non rinnovabili. Tra gli svantaggi più evidenti è possibile annoverare:

  • Danni all’ambiente: sembra scontato, ma la CO2 prodotta dagli scarti che le energie non rinnovabili producono è molto dannosa per l’ambiente e per le persone che la respirano. Nelle grandi città per esempio, dove alla quantità di emissioni create dai mezzi di trasporto si aggiungono i rifiuti derivanti dalle fabbriche, la qualità dell’aria risulta fortemente compromessa. Inoltre, a causa della continua domanda, molte zone ricche di combustibili fossili e gas naturale sono state fortemente sfruttate e interi ecosistemi sono stati distrutti. 
  • Costi sempre più elevati: le energie non rinnovabili si stanno esaurendo velocemente. Pertanto, i prezzi sono in continua crescita e il trend è destinato a rimanere questo. Inoltre, il costo del petrolio per esempio cambia continuamente in relazione a eventi politici e storici strettamente legati alla situazione politica di alcuni governi potenti.
  • Conflitti dovuti a interessi economici: oltre allo sfruttamento territoriale di alcune zone, sono sorte vere e proprie guerre dovute all’incursione di alcune grandi potenze economiche le quali nutrono particolare interesse per determinate aree ricche di giacimenti.

Fonti di energia non rinnovabili

Il futuro delle fonti di energia non rinnovabili è ormai segnato e per questo motivo ci si sta adoperando per cercare nuovi modi efficienti per produrre energia a basso costo e in maniera ecosostenibile. Tuttavia, è utile capire più approfonditamente che funzioni hanno le fonti di energia non rinnovabili e quali sono quelle più utilizzate. 

Carbone fonte di energia non rinnovabili

Il carbone è l’energia non rinnovabile più diffusa al mondo dopo il petrolio, ma ricopre il primo posto nella lista dei combustibili fossili più utilizzati. In passato fu protagonista delle diverse fasi di Rivoluzione Industriale e permise lo sviluppo di molte attività imprenditoriali.

Per contro, la combustione del carbone causa emissioni altamente inquinanti. Per questo motivo, da alcuni anni si è cercato di limitarne l’utilizzo, anche se alcuni Paesi come Cina e Usa hanno rilanciato il suo impiego nei processi industriali.

Tra i vantaggi del carbone troviamo i bassi costi energetici e la possibilità di poterlo convertire in liquido o gas con un grande potenziale di energia; dall’altro lato, tra gli svantaggi del carbone sono presenti l’alto tasso inquinante, persino superiore a quello di petrolio, e la scarsa disponibilità sul commercio. Infatti, più del 40% del carbone prodotto viene utilizzato da Cina e India. 

Energia non rinnovabile petrolio

Anche il petrolio è una fonte di energia non rinnovabile: è la sostanza principale del mondo contemporaneo, in grado di soddisfare il 40% del fabbisogno energetico mondiale, tanto da aggiudicarsi l’appellativo di “oro nero”.

Fin dalla seconda metà dell’Ottocento si è sviluppata una vera e propria corsa al petrolio il quale, grazie alla sua versatilità e potenzialità energetica, è ormai fondamentale per svolgere numerose funzioni e processi produttivi.

Sebbene sembri impensabile vivere senza petrolio, bisogna constatare che la grande quantità di oro nero che caratterizzava alcune aree del mondo come il Nord America, l’Africa Settentrionale e il Medio Oriente, a causa della continua richiesta da parte di aziende e popolazione civile sta per terminare.

Per questo, oltre che per motivi ecologici, scienziati e esperti ambientalisti di tutto il mondo stanno studiando per trovare un nuovo materiale che lo possa sostituire.  

Energia nucleare fonte non rinnovabile

Tra le fonti energetiche più particolari, il nucleare desta ancora alcuni dubbi importanti: tra le principali domande troviamo la seguente: l’energia nucleare è rinnovabile o non rinnovabile?

La maggior parte degli scienziati concordano sul fatto che essa sia una fonte non rinnovabile di energia: infatti, durante il processo di fissione nucleare dal quale si ricava energia, vengono rilasciate sostanze altamente inquinanti e radioattive difficili da smaltire. 

Inoltre, anche se il principale metallo pesante che viene utilizzato, ossia l’uranio, è presente in grandi quantità in natura, la sua disponibilità non è infinita. Nonostante gli aspetti negativi, le centrali nucleari inquinano molto meno in quanto le emissioni sono prettamente costituite da vapore acqueo.

Molti Paesi, tra cui Giappone e Stati Uniti, stanno pensando di rilanciare questo tipo di fonte energetica: infatti, anche se il potenziale pericolo è molto grande, è possibile trarre da questa fonte numerosi benefici.