Una bella notizia arriva dal mondo del riciclo: infatti, il volume dei rifiuti riciclati dai cittadini nel 2017 è aumentato del 55,5% con una crescita di 3 punti rispetto al 2016 secondo i dati sulla raccolta differenziata secondo l’ISTAT.

I dati Instat

Sulla base di quanto viene riportato dai dati Istat, il volume della produzione pro capite ammonterebbe ad 488,7 kg per abitante. Tra le regioni che producono più rifiuti ci sarebbero:

  • Emilia-Romagna (642,2 kg);
  • Toscana (600,0 kg).

Le regioni che detengono il minor numero di produzione pro-capite sono:

  • Molise (377,0 kg);
  • Basilicata (345,2 kg).

La produzione del riciclo cambia anche a seconda della città di appartenenza. Infatti a Trento la raccolta differenziata è arrivata al 74,6%, in Veneto al 73,6% , in Lombardia al 69,6%, nella provincia autonoma di Bolzano al 68,5% e in Friuli-Venezia Giulia al 65,5. Riporta l’Istat che in queste stesse zone “la quantità pro capite di rifiuti urbani è inferiore o prossima alla media Italia”.

Le famiglie che 2018 si sono convertite alla raccolta differenziata risultano essere pari l’87,1% del totale, con particolare riferimento alla raccolta della plastica (39,7% nel 1998), il 71,3% dell’alluminio (27,8%), l’86,6% della carta (46,9%) e l’85,9% del vetro (52,6%). Si registra una differenza anche tra Nord e Sud. In testa rimangono, però, le famiglie delle regioni del Nord-ovest dove si registrano i miglior risultati su tutti i fronti del riciclo.

Raccolta differenziata: la reazione dei cittadini

Le famiglie italiane sembrano più attente al riciclo rispetto al passato. Infatti, sempre secondo i dati sulla raccolta differenziata secondo l’ISTAT, il 68,2% delle famiglie ritiene di sostenere un costo elevato per la raccolta dei rifiuti, ma il 28,2% lo giudica adeguato. Le più insoddisfatte sono le famiglie delle le quali giudicano elevato il costo nel 79,4 dei casi, quota che scende al 58,9% nelle regioni del Nord-ovest. Anche al Sud Italia sembra esserci un certo scetticismo verso la raccolta differenziata, in quanto quasi il 45% delle famiglie è scettica verso il riciclo dato il costo eccessivamente elevato.

Raccolta differenziata : i metodi migliori per consentire un riciclo veloce.

Le politiche in ambito di rifiuti adottati negli anni per incentivare la crescita del riciclo sono diverse e ben 36 le città che attuano almeno 16 su 24 politiche in ambito rifiuti urbani, con una maggiore concentrazione al Nord. Altre 37 comuni applicano da 3 a 11 politiche per la gestione dei rifiuti, con una maggiore concentrazione nelle regioni dek Sud Italia. L’ISTAT riporta che il servizio porta a porta dei rifiuti è quello che crea un maggior consenso tra le famiglie, pari al 25,3%, rispetto agli altri servizi messi a disposizione.

Raccolta differenziata : i dati ieri ed oggi

Sulla base dei dati ufficiali raccolti dalla CISA, consorzio intercomunale di servizi per l’ambiente, la raccolta differenziata ha subito un notevole aumento. Infatti, su 44 comuni sotto osservazione dalla CISA, considerando il solo riciclo della plastica, il volume delle tonnellate riciclate è passato da 493,35 nel 2009 a 685,42 nel 2019. A confermare i dati ufficiali della raccolta differenziata dell’ISTAT arriva anche il rapporto “Italia- riciclo 2018” che conferma un crescita positiva sul fronte per il Bel Paese. Infatti il riciclo degli imballaggi si è mantenuto, anche nel 2017 a un buon livello con 8 Mt di rifiuti da imballaggio avviati a riciclo.

Nel 2017 gli imballaggi di carta e cartone immessi al consumo crescono di quasi il 3% rispetto al 2016 e arrivano a 4,9 Mt: a compensare il dato al riciclo è ammesso circa 3,9 Mt, pari all’80% dell’immesso al consumo. Dei numeri che fanno sperare in un futuro più green.