Non tutti lo sanno, ma in caso di interruzione di corrente il fornitore è tenuto a corrispondere un rimborso al titolare dell'utenza domestica. A stabilirlo è l'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Sono contemplati tre casi di interruzione dell'energia elettrica: con preavviso, senza preavviso e blackout. Per ciascuna tipologia, la normativa dell'Autorità italiana per l'Energia prevede differenti rimborsi. Nei primi due casi (interruzione con o senza preavviso) è il fornitore a dover corrispondere il rimborso. Nel terzo caso invece è responsabilità della stessa ARERA. A seguire un breve approfondimento su quanto ammonta il rimborso per interruzione di corrente e su quali sono le tempistiche.

A quanto ammonta il rimborso per interruzione di corrente con preavviso

L'indennizzo automatico previsto è pari a 30 euro qualora vengano rispettate le 8 ore come tempo massimo di ripristino. Per ogni 4 ore aggiuntive, l'ARERA prevede una somma extra di 15 euro.

A quanto ammonta il rimborso per interruzione di corrente senza preavviso

In caso di interruzione di corrente senza preavviso, l'Autorità per l'Energia prevede un rimborso pari a 30 euro, con il fornitore che è tenuto a ripristinare la luce elettrica entro un tempo massimo di 12 ore. Scadute le 12 ore, dopo 4 ore scatta la tariffa extra di 15 euro.

Rimborso previsto in caso di black out

Qualora un'utenza domestica sia colpita da blackout, riceverà il rimborso entro 60 giorni dall'interruzione direttamente in bolletta. Si ricorda che il rimborso potrebbe non essere corrisposto ai clienti morosi.