Il fornitore è tenuto a rispettare tempi specifici in alcune prestazioni nei confronti dei propri clienti, come ad esempio nella risposta ad un reclamo formale presentato dal titolare dell'utenza o nella rettifica di doppia fatturazione. In caso di ritardo delle prestazioni, l'utente ha diritto a un rimborso da parte del fornitore. Lo ha stabilito l'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che ha inoltre fissato il prezzo del rimborso per ritardo prestazioni. A seguire un breve approfondimento sul tema.

A quanto ammonta il rimborso per ritardo prestazioni

L'Autorità italiana per l'Energia ha indicato la somma di denaro che il fornitore è tenuto a corrispondere all'utente come rimborso per ritardo prestazioni. Va tenuto presente che l'indennizzo è automatico, ciò significa che il fornitore è obbligato ad emettere il rimborso. Qualora il ritardo sia nella risposta a un reclamo da parte dell'utente intestatario della bolletta luce e gas, il rimborso è fissato in 20, 40 e 60 euro per la luce, 25, 50 e 75 euro per il gas, rispettivamente entro il doppio e triplo del tempo e, nel terzo caso, oltre il triplo del tempo. In caso di rettifica di doppia fatturazione per cambio fornitore, l'indennizzo automatico previsto a favore dell'utente è pari a 20, 40 e 60 euro sia per il contratto di luce elettrica che per il contratto di gas naturale.

Tempistiche che il fornitore deve rispettare

Di fronte alla presentazione di un reclamo formale, il fornitore ha un tempo massimo per rispondere pari a 40 giorni solari. Dal 41° giorno in poi, scatta l'indennizzo automatico per l'utente. Allo stesso modo, per la rettifica di doppia fatturazione, il fornitore ha 20 giorni solari di tempo per rispondere.