L'abolizione del Servizio di Maggior Tutela nel 2020 segnerà la fine del mercato tutelato in Italia. Di questo tema se ne parla ormai da più di un anno, dal momento che in precedenza il termine ultimo per passare dal mercato tutelato a quello libero era stato fissato al 1° luglio 2019 (quest'anno, ndr). Pochi mesi fa la decisione da parte del governo del secondo rinvio, rispondendo in maniera positiva alle richieste avanzate dalle società dei consumatori, allarmate per la scarsa conoscenza di migliaia di utenti in Italia circa le condizioni economiche previste dal mercato libero. A seguire una breve panoramica sull'abolizione del Servizio di Maggior Tutela nel 2020, in particolare su cosa comporta in concreto e quali sono le differenze più importanti con il mercato libero.

Cosa comporta l'abolizione del Servizio di Maggior Tutela nel 2020

Dal 1° luglio 2020, i clienti che non avranno ancora effettuato il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, saranno obbligati a farlo. Infatti, non sarà più possibile pagare la componente luce o gas al prezzo stabilito dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Al momento non sono state specificate eventuali penali da pagare da parte dei clienti che si rifiuteranno di passare autonomamente al mercato libero dopo la data del 1° luglio 2020.

Differenze tra Servizio di Maggior Tutela e mercato libero

Da una parte (mercato tutelato) il prezzo è stabilito dall'ARERA e varia ogni tre mesi, dall'altra parte (mercato libero) il prezzo della componente energia è stabilito dai fornitori in base al costo applicato dai concorrenti, oltre a essere fisso per 12 o 24 mesi.