Il coronavirus ha causato una pandemia di primo livello che rischia di costare centinaia di migliaia di vite umane su tutto il pianeta, una vera e propria emergenza globale. Ma sta diventando anche un grandissimo rischio dal punto di vista economico. Miliardi sono stati bruciati sui mercati borsistici di tutto il mondo sull’onda della paura e dell’angoscia che il contagio sta creando e da tutti i governi arrivano indicazioni sempre più forti su come preservare i mercati e le economie non solo delle aziende ma anche delle famiglie. 

Sostenere le famiglie anche durante il coronavirus

“Se non correremo ai ripari con urgenza – dice Thomas Pettybone, docente di economia dell’università californiana UCLA, uno dei relatori che sta cercando di sostenere teorie a vantaggio della piccola economia di fronte alla grande paura del virus – quando ci rialzeremo sarà troppo tardi. Occorre far reggere l’economia in questo momento e dare liquidità alle famiglie che si ritrovano con la necessità di far fronte a un’emergenza senza precedenti. I governi devono rinviare, e se possibile annullare, qualsiasi tassa o scadenza fiscale e occorre ripensare ai mutui spalmandoli se necessario in più anni a venire azzerando gli interessi altrimenti chi riuscirà a sopravvivere al virus non potrà mai riprendere la sua vita così com’era”.

L’ARERA chiede la sospensione di pagamenti delle forniture

Un grido d’allarme forte e giustificato che ha avuto un notevole risalto e che è fatto proprio da più parti politiche, anche in Italia. L’ARERA, l’Autorità per la Regolazione di Energia Reti e Ambiente, l’istituzione autonoma che ha il compito di favorire lo sviluppo di mercanti concorrenziali nell’ambito delle forniture concorrenziali, ha chiesto di sospendere immediatamente tutti i pagamenti per le forniture di gas e elettricità nel periodo dell’emergenza coronavirus. Una richiesta che è stata fatta propria anche dal governo, tra le misure di massima emergenza per fare fronte alla questione ma che per il momento non è ancora stata attuata. 

Misure cautelari per la Lombardia

Ora  l’ANCI, l’associazione che riunisce le municipalità italiane, a chiedere che il provvedimento venga adottato immediatamente per lo meno per quello che riguarda la Lombardia: “Chiederemo in via generale al Governo di estendere a tutta la Lombardia la maggior parte possibile delle misure di sostegno all'economia previste per la zona rossa, oltre a rafforzare queste ultime” conferma in una nota scritta il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, dopo la riunione del Tavolo tecnico del Patto per lo sviluppo. Tra le proposte di Anci Lombardia c’è anche un’ulteriore iniziativa, ancora più sostanziale: “Un provvedimento nazionale per i comuni lombardi per interventi su tassa soggiorno ed altri tributi locali, con garanzia di compensazione statale su riduzioni e o ritardi di gettito per i comuni; anticipazione sull'esercizio 2020 di almeno parte delle risorse per investimenti dei comuni ad oggi allocate sugli anni successivi, in aggiunta a quelle già disposte per il 2020 dalla legge di bilancio”.

Misure straordinarie per Coronavirus

La Lombardia sta affrontando a testa alta ma tra mille difficoltà un’emergenza che è di salute pubblica, e questo è sicuramente il primo aspetto, ma anche economico. Sempre Marco Guerra “La nostra regione e i Comuni lombardi stanno vivendo una situazione che, oltre all'emergenza sanitaria che va fronteggiata con la massima determinazione e con la più rigorosa e uniforme applicazione delle misure contenute nei provvedimenti di Governo e Regione - ha concluso il presidente - garantendo il massimo sostegno anche alle misure sociali volte al contenimento dell'epidemia, sta mettendo a dura prova la tenuta del nostro sistema economico e sociale, con il rischio anche di comprometterlo gravemente non solo nell'immediato”.

Debiti dilazionati per il futuro

Altre misure a sostegno dell’economia dopo la crisi determinata dal coronavirus dovranno riguardare la proroga di tutti i termini amministrativi, finanziari e contabili, ivi compresi gli adempimenti ARERA, fino al 30 giugno 2020 e la sospensione delle rate di mutuo dei Comuni per assicurare maggiore sostenibilità generale ai bilanci degli enti che subiranno un contraccolpo significativo in questo 2020. I sindaci chiedono anche che si possa scaglionare l'invio di avvisi di pagamento nell'arco di tutto l’anno 2020.