Conoscere a quanto ammonta il proprio fabbisogno energetico è senz'altro il primo passo per poter mettere in campo tutta una serie di accorgimenti per risparmiare ogni anno sulla fornitura di energia elettrica. Ecco alcune indicazioni e procedure da seguire per effettuare il calcolo del consumo elettrico annuo.

Come effettuare una stima del consumo elettrico

Per poter calcolare il consumo elettrico annuo è necessario conoscere a quanto ammontano le spese dovute per la fornitura e l'alimentazione di tutto ciò che consuma elettricità nella propria abitazione. A questo fine, è importante avere presenti quali sono i fattori che incidono sul fabbisogno energetico casalingo. Tra questi, infatti, vanno considerati essenzialmente il numero di abitanti presenti nell'appartamento; il numero e la tipologia degli elettrodomestici installati; le principali abitudini di vita (se si è molto tempo fuori casa o viceversa, e così via). Il fattore principale è senz'altro rappresentato dalla classe energetica degli elettrodomestici, dal momento che una lavatrice con classe A+ consuma un quarto in meno rispetto ad un modello vecchio di dieci anni. In generale, gli elettrodomestici con il consumo principale sono il condizionatore e lo scaldabagno: in questi casi è dunque opportuno valutare l'opportunità di installare strumenti innovativi e a minor consumo.

In che modo calcolare il consumo elettrico annuo?

Una volta chiarito il numero di abitanti e la disponibilità energetica richiesta dalle apparecchiature domestiche, per poter ottenere una stima dei propri consumi è necessario capire quanto consuma ogni elettrodomestico presente in casa. Per far ciò è possibile accedere alle informazioni del singolo elettrodomestico, ricavabili in sintesi dalle targhette che indicano la potenza (espressa in W o kW) impiegata dall'elettrodomestico. Avendo questo dato a disposizione, si può calcolare il consumo di uno strumento moltiplicando la potenza così ricavata per il numero di ore in cui l'elettrodomestico è in funzione. Ad esempio, se parliamo del frigorifero (che è senz'altro acceso h24) e supponiamo che esso abbia una potenza di 1000 W, avremmo che: 1.000 x 24 = 24.000 W/h = 24/kWh di consumo quotidiano. Ovviamente, questo calcolo diventa più difficile non soltanto con riferimento a quegli elettrodomestici per i quali non si può sapere con anticipo per quanto tempo al giorno verranno impiegati (come, ad esempio, lo scaldabagno o i condizionatori), ma soprattutto in considerazione del fatto che ciascun apparecchio non consuma sempre alla stessa potenza (quella, cioè, ricavabile dall'etichetta): ad esempio, la lavatrice assorbe una maggior potenza nelle fasi iniziali di lavaggio, mentre alla fine il suo consumo è molto ridotto; allo stesso modo, il motore del frigorifero si accende e si spegne al raggiungimento di una certa soglia di temperatura, e così via.

Utilizzare strumenti di calcolo più precisi

Per ovviare a queste problematiche, è possibile avvalersi di appositi misuratori di consumo, che possono essere inseriti tra la spina dell'elettrodomestico e quella a muro: questi ultimi permettono di quantificare l'esatto passaggio di corrente avvenuto per quell'elettrodomestico. Sommando i risultati ottenuti nel corso di una giornata (precisando che, anche in questo caso, una stima esatta non può essere fatta, dal momento che in certi giorni si consuma di più, in altri di meno) e moltiplicandoli per il numero di giorni dell'anno, è possibile ottenere quanto meno un calcolo abbastanza indicativo di quelli che saranno i consumi elettrici annuali.