Sono numerose le denunce di utenti che si sono visti addebitare in bolletta costi per un contratto di energia elettrica non richiesto. La frase 'cambio gestore energia elettrica senza consenso' si riferisce appunto a tale pratica, anche se è bene sottolineare che la parola gestore è utilizzata in maniera inopportuna visto che a cambiare non è il gestore ma il fornitore. La differenza tra i due è notevole: il primo si occupa del trasporto dell'energia sulla rete, il fornitore invece della vendita dell'energia all'utente attraverso un'offerta commerciale. A seguire un breve approfondimento sugli accorgimenti da prendere in caso di cambio fornitore energia elettrica senza consenso e come evitare che tale situazione possa ricapitare in futuro.

Modulo di ripensamento per cambio fornitore energia elettrica senza consenso

Come spiegato brevemente nel paragrafo introduttivo, quando si è vittime di una truffa da parte di un finto addetto commerciale di una delle aziende attive nel mercato libero si subisce il cambio fornitore di energia elettrica e non il cambio gestore di energia elettrica senza consenso. Per recedere subito dal contratto in maniera gratuita, il sito ufficiale del fornitore mette a disposizione nella sezione Modulistica il modulo Ripensamento, grazie al quale l'utente può chiedere lo scioglimento immediato del contratto attivato senza il proprio consenso.

Come evitare di subire il cambio fornitore di energia elettrica senza consenso

Occorre sempre sincerarsi della validità delle informazioni presenti nel tesserino plastificato del presunto agente che si presenta al proprio domicilio, inoltre non bisogna mai fornire il proprio codice cliente o codice POD.