La bolletta di chiusura è la fattura che il fornitore recapita al domicilio del cliente che ha presentato richiesta di voltura, di disdetta del contratto o è passato a un nuovo fornitore. La voltura viene richiesta di solito quando il cliente deve cedere in affitto il proprio immobile, trasferendo dunque l'intestazione della bolletta all'affittuario. La disdetta del contratto viene invece presentata per la richiesta di cessazione della fornitura. In genere, la disdetta viene chiesta qualora l'intestatario della fornitura debba traslocare presso un altro immobile oppure in caso di decesso. Infine, il cambio fornitore avviene quando l'utenza domestica si rende conto che nel mercato libero è presente un'offerta più conveniente in termini economici. In quest'ultimo caso, il cliente non è tenuto a presentare alcuna comunicazione al vecchio fornitore, il quale però provvederà a inviare la bolletta di chiusura presso il domicilio dove è stata attiva la fornitura di luce e/o gas di recente. A seguire un breve approfondimento sulla bolletta di chiusura.

Significato bolletta di chiusura

Banalmente, è possibile definire la bolletta di chiusura come una vera e propria bolletta di conguaglio. Infatti, nel costo complessivo della bolletta di chiusura vengono fatturati eventuali importi che non erano ancora stati saldati nelle precedenti fatture. Il saldo può essere in positivo (con l'utente che deve quindi pagare la differenza) oppure in negativo (l'utente in questo caso riceve i soldi dal fornitore dopo un attento conguaglio. Occorre sottolineare infine che la bolletta di chiusura non contiene alcuna penale.