Ancora oggi in Italia, anche a fronte degli importanti processi di liberalizzazione del mercato elettrico, quando si pensa all'elettricità il riferimento primario è all'Enel: questa azienda, infatti, rappresenta ancora il primo operatore di riferimento. Non tutti sanno, però, che a questa sigla corrispondono diverse realtà: vediamo quali sono le differenze, in particolare, tra Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico.

Le diverse articolazioni Enel

Con la liberalizzazione del mercato e la fine del monopolio Enel, la legge ha imposto all'ex società di Stato tre rilevanti conseguenze: in primo luogo, la privatizzazione dell'ente pubblico, trasformatosi in una società ad azionariato diffuso; in secondo luogo, la differenziazione tra attività di distribuzione (oggi rappresentata a livello nazionale da Terna e, in quella locale, da moltissime società private, tra cui Enel Distribuzione) e attività di vendita (anch'essa oggetto di liberalizzazione); infine, la creazione di un doppio binario (il mercato libero e quello di maggior tutela). Proprio per far fronte a tali mutazioni legislative, Enel ha articolato il proprio gruppo in una serie di articolazioni, ciascuna delle quali specializzate in un determinato settore. Per quanto riguarda l'attività di distribuzione, dopo la dissociazione delle infrastrutture nazionali (la cd. rete elettrica nazionale, oggi appannaggio del concessionario Terna), nell'ambito della distribuzione locale e della gestione reti Enel opera con E-Distribuzione: questo gruppo si occupa di gestire la rete elettrica con i relativi lavori di connessione e manutenzione. Viceversa, per le attività di vendita, Enel ha dovuto tenere in considerazione la creazione di un doppio mercato (libero e tutelato), mettendo in campo due diverse articolazioni: da un lato Enel Servizio Elettrico Nazionale, dall'altro Enel Energia.

Le differenze tra Enel Servizio Elettrico Nazionale ed Enel Energia

Il Servizio Elettrico Nazionale di Enel si occupa della fornitura agli utenti rimasti in regime di mercato tutelato, occupando cioè quello che era stato il ruolo classico di Enel: la vendita di energia elettrica (e oggi anche di gas naturale) secondo prezzi fissati autoritativamente dall'Autorità per l'energia. In questo caso, infatti, le tariffe e le altre condizioni economiche rientrano nel Servizio di Maggior Tutela: in altri termini, è l'Autorità per l'energia a fissare, periodicamente, le condizioni economiche e contrattuali dei rapporti di utenza per i clienti finali che non hanno operato il passaggio al libero mercato. Per poter operare su quest'ultimo, Enel ha creato Enel Energia: questa è una società, parte del gigante Enel, che si occupa specificamente, in regime di concorrenza con le centinaia di altre società di vendita, della fornitura secondo tariffe non predeterminate, ma formatesi quasi quotidianamente sul mercato.

Cosa cambia per gli utenti?

La scelta tra mercato libero e tutelato e, quindi, tra Enel Servizio Elettrico Nazionale ed Enel Energia (scelta, che, peraltro, può essere operata anche con gli altri operatori presenti in Italia) comporta normalmente delle differenze importanti per gli utenti. Se le condizioni contrattuali e le regole da seguire sono valide in entrambi i regimi, a cambiare sono essenzialmente i regimi tariffari e cioè i costi relativi alla componente energetica e gli altri oneri di gestione dell'utenza. Ad esempio, sul mercato libero possono esserci offerte all-inclusive, a consumo o a prezzo bloccato: ad esempio, in Enel Energia possiamo trovare l'offerta Semplice Luce che, per profili di consumo non superiori a 2.700 kWh offre un prezzo unitario di 0,216 euro/kWh; in confronto, l'offerta in regime di Maggior Tutela sale a circa 0,41 euro/kWh, con un evidente rincaro. Ovviamente, però, il primo prezzo può essere soggetto a variazioni dovute a possibili oscillazioni del costo della materia prima sul mercato all'ingrosso, mentre il secondo rimane pressoché stabile, in forza della calmierazione applicata dall'Autorità.