Dopo la trasformazione in ente di diritto privato e la successiva quotazione in Borsa, le azioni del gruppo Enel rappresentano da oltre 15 anni uno dei titoli di maggior successo nel mercato italiano. Vediamo l'andamento e i profili principali della quotazione Enel e i dividendi riconosciuti negli ultimi anni.

Enel e la sua quotazione in Borsa

Il gruppo Enel è uno dei principali operatori italiani per la produzione e distribuzione di energia elettrica, avendo all'attivo moltissime altre aree di operatività (tra cui la vendita di gas naturale, ma anche la gestione della rete di distribuzione e la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, con numerose sedi anche in altri paesi europei ed americani). Ne consegue che il volume d'affari e la quotazione del titolo Enel dipende strettamente dall'andamento delle attività di vendita e gestione contrattuale delle utenze elettriche e gas naturale, oltre che dagli altri rami di attività che caratterizzano il gruppo. Per quanto concerne più in dettaglio la quotazione Enel, questa è avvenuta nel 2000, a completamento del processo di trasformazione del vecchio ente nazionale in una società per azioni. I titoli del gruppo sono collocati nella borsa italiana e conseguentemente integrano l'indice FTSE MIB.

Andamento del titolo Enel

Il primo collocamento di azioni presso il pubblico ha determinato l'ingresso nella società di un gran numero di azionisti privati, nel cui ambito le quote maggiori sono detenute da società di investimento e altri investitori istituzionali (come banche, società di assicurazione e fondi comuni). Una quota di maggioranza, non superiore ad un quarto del capitale sociale (anche se assistita da poteri speciali), resta invece al Ministero del Tesoro. Per quanto riguarda l'andamento delle azioni Enel, dopo un primo periodo di oscillazioni, dovuto anche alla crisi del settore cominciata nel 2009, a partire dal 2013 si è assistito ad una moderata ripresa delle quotazioni, poi incrementata negli ultimi anni. Infatti, a partire dal 2016 i fatturati Enel sono saliti ad oltre 70 miliardi di euro, con un indebitamento finanziario ridotto progressivamente rispetto agli anni precedenti. Ciò ha fatto sì che il valore di vendita delle azioni superasse i 4 euro per un singolo titolo, con un aumento del rendimento stimato fino a circa il 4% annuo. Le stime attualmente in circolazione sottolineano un ulteriore periodo di crescita nel valore delle azioni e conseguente rialzo dei rendimenti che ne possono derivare fino al 2023, anche a fronte dei piani strategici industriali che prevedono nuovi investimenti in Italia e in Europa.

I dividendi Enel

Altro profilo che merita di essere segnalato riguarda i dividendi pagati dalla società ai suoi azionisti. Il gruppo Enel è sempre stato una fonte sicura di remunerazione per i propri soci, grazie non solo ad una gestione particolarmente accorta che ha permesso di tenere la società in attivo, ma anche ad un preciso impegno della dirigenza nello staccare cedole costanti e con valori in rialzo negli ultimi anni. In particolare, già a partire dal 2018 (ma con un piano stabilito anche per il 2019), la società ha deciso di corrispondere i dividendi due volte all'anno, con, inoltre, un pagamento di acconto sul dividendo. Quanto alla stima dei dividendi Enel, questi ultimi possono essere registrati a partire dal raggruppamento societario del 2000 fino all'ultimo acconto 2018 erogato agli azionisti. In questo trend è possibile notare il passaggio da un unico dividendo di 0,24 euro per ogni azione (nel 2000), fino al pagamento in due tranche di 0,49 euro per azione (nel 2007 e nel 2008), mentre per il 2018 l'acconto sulla cedola, comunque divisa in due tranche, è stato pari a 0,105 euro per azione posseduta.