I moderni contatori elettronici per l'energia elettrica sono in grado di suddividere il consumo su base oraria per fornire all'operatore indicazioni necessarie a gestire i prezzi al KW. Attualmente si utilizzano 3 fasce orarie che dividono la giornata, la settimana e la giornata all'interno del calendario. Una prima fascia è chiamata F1 o orario di punta poiché si tratta del momento del giorno in cui i consumi sono più elevati e la richiesta energetica aumenta di molto causando un maggior sforzo ai centri produttivi. Questa fascia si estende dal lunedì el venerdì, festivi esclusi, dalle ore 8:00 alle ore 19:00 ed ha un costo maggiore rispetto alle altre fasce proprio a causa dll'aumento della richiesta. La fascia F2 è chiamata anche orario intermedio poiché rappresenta una via di mezzo tra i due estremi. Va dal lunedì al venerdì negli intervalli dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00 mentre il sabato dalle 7:00 alle 23:00, sempre escludendo le festività. La fascia delle ore fuori punta o F3 comprende invece i restanti momenti, ovvero dal lunedì al sabato dalle 23:00 alle 7:00 in aggiunta alla domenica e a tutte le festività nazionali. Si tratta della fascia in cui le persone si trovano spesso fuori casa o stanno dormendo e le attività lavorative sono chiuse per questo c'è una relativa abbondanza di corrente elettrica. Gli operatori energetici però utilizzano una suddivisione chiamata tariffa bioraria che utilizza solamente due fasce: la F1 e la F23 che rappresenta la somma delle altre due in un unica fascia. Naturalmente la F23 ha un costo minore al KWh rispetto all'altra e permette di utilizzare più energia considerato il surplus della rete. Quasi tutti offrono comunque la possibilità di utilizzare una tariffa monoraria o F0, che diventa obbligatoria per chi dispone di un contatore di vecchia generazione che legge solamente il consumo totale. Ad eccezione dei clienti costretti dalla propria rete ad utilizzare la tariffa in F0, i fornitori permetto libera scelta riguardo al contratto da stipulare. Fino a pochi anni fa la scelta si dimostrava determinante vista la notevole differenza di prezzo tra le fasce F1 ed F23 che permetteva grandi risparmi a chi utilizza più di 2/3 della propria energia di notte. Oggi la variazione si è ridotta grazie all'afflusso di nuove centrai elettriche e fonti di energia rinnovabile sulla rete che permettono di evitare crisi di richiesta. Per molti clienti può ancora convenire la tariffa bioraria, specialmente se utilizzano piccole percentuali durante il giorno, nell'ordine del 20% del consumo totale. Per tutti gli altri il tentativo di concentrare la spesa nella notte e nei festivi risulterebbe più faticoso che retributivo ed un utilizzo normale porterebbe a costi sicuramente maggiori che fanno preferire una tariffa monoraria. Questa differenza tra monoraria e bioraria varia comunque a seconda dal fornitore e può essere minima oppure notevole a seconda della scelta del prezzo garantito dall'autorità per l'energia oppure dall'operatore scelto nel mercato libero.