Ad oggi in Italia coesistono due diversi mercati energetici: il mercato libero e il servizio a maggior tutela, ma presto sarà obbligatorio passare al mercato libero di energia. La data del passaggio da tutelato a mercato libero per tutti è fissata al 1° gennaio 2023, ma per alcuni consumatori il cambio è scattato già da tempo.

Quando scatta l‘obbligo per le aziende

Con la transizione verso il mercato libero, voluto dal governo italiano e da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, si mira ad una totale dismissione del servizio di erogazione dell'energia elettrica sotto regime di tutela, un passaggio graduale ma obbligatorio che andrà a favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali in campo energetico, ma non solo. Questo cambiamento coinvolge già oggi migliaia di piccole e medie aziende ma, ben presto, coinvolgerà anche le rimanenti realtà imprenditoriali e, soprattutto, tutte le utenze di luce e gas domestiche. Vediamo con quali tempistiche si sta verificando questa transizione.

Già dal gennaio 2021 i titolari di micro e piccole imprese con contratti di fornitura di energia legati al servizio di maggior tutela, hanno dovuto  attuare il passaggio delle loro forniture energetiche al libero mercato. Nel dettaglio, si è trattato di tutte le imprese con un numero di dipendenti tra 10 e 50 e un fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di Euro, oppure titolari di punti di prelievo in bassa tensione (BT) con potenza impegnata superiore a 15 KW, quindi anche microimprese.

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Queste categorie di impresa che hanno dovuto provvedere al passaggio al mercato libero, però, non hanno dovuto cambiare le proprie condizioni contrattuali dal giorno alla notte, e lo Stato ha garantito una fase di transizione con due offerte ibride a metà tra il mercato libero e quello tutelato, con l’obiettivo di rendere il passaggio meno repentino e più facile da affrontare: 

  • Placet: acronimo di “Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela”, prevede una proposta offerta da ARERA per agevolare la transizione con prezzi più competitivi; 
  • Tutela Simile: si tratta di un particolare tipo di fornitura di energia elettrica di durata massima di 12 mesi e non rinnovabile. Caratteristica di tale offerta è l’essere rivolta anche ai privati e, pur basandosi sul mercato libero, si compone di condizioni contrattuali obbligatorie per tutti i venditori. Le condizioni economiche sono analoghe al servizio di maggior tutela, imposte dall’Autorità e omogenee per tutti. 

Questa fase è durata 6 mesi, fino a luglio 2021, data in cui le micro e piccole imprese che non erano ancora passate ad un operatore libero hanno visto attuarsi un passaggio automatico verso un nuovo fornitore di energia elettrica assegnato sulla base di aste territoriali.

Per tutte le imprese che non rientrano nelle categorie sopra descritte, il termine ultimo fissato per il passaggio da mercato tutelato a libero rimane il 31 dicembre 2022, pur rimanendo sempre la facoltà di chiudere con il regime tutelato in qualunque momento e scegliere un nuovo fornitore concorrenziale di energia in base alle proprie esigenze.

Mercato libero: obbligatorio ma vantaggioso

Ottimizzare i consumi, in un panorama energetico liberalizzato, significa gestire in maniera intelligente le componenti di spesa non solo in termini di dispendio di elettricità e gas, ma anche di scelte contrattuali e valutazioni tra offerte concorrenti. Il prezzo della materia prima, ad esempio, è sicuramente un elemento di cui tenere conto, ma non è la sola cosa a cui occorre prestare attenzione: ogni fornitore garantisce bonus e piani tariffari personalizzati per la nuova clientela, creati ad hoc per andare incontro alle esigenze di ogni tipologia di cliente. 

Il superamento della maggior tutela è un passaggio obbligatorio ma virtuoso che serve a rendere l’offerta energetica italiana un mercato vitale che offre diversi vantaggi, tra cui: 

  • una maggiore concorrenza; 
  • una riduzione dei prezzi;
  • la possibilità di scegliere un unico fornitore per elettricità e gas;
  • prezzi bloccati per un periodo di tempo limitato, così da prevedere spese future. 

Inoltre, ogni contratto di fornitura per gas e luce può prevedere servizi aggiuntivi per colmare le esigenze di ogni ambiente aziendale o domestico. 

Il mercato libero obbligatorio segna una definitiva rottura con il passato monopolista, e non è quindi un cambiamento da temere, così come non deve spaventare il termine ultimo imposto dal nostro Stato. Qualora non si riesca ad attivare una nuova tariffa entro gennaio 2023, il servizio di salvaguardia assicura comunque la continuità della fornitura. È bene ricordare che tanto l’energia elettrica, quanto il gas, rientrano nei diritti di tutti i cittadini e per questo non possono essere negati. 

La chiusura del sistema energetico gestito a livello nazionale permette a privati e aziende di scegliere una fornitura di energia più vicina al loro modo di vivere o di fare impresa. Tale scelta può ricadere su offerte a prezzo fisso o variabile, con inoltre benefici aggiuntivi come:

  • attivazione gratuita
  • passaggio sicuro e veloce
  • servizio affidabile sempre garantito
  • gestione dall’Italia
  • massima trasparenza e condizioni contrattuali chiare e comprensive di bonus

Le compagnie di energia aderenti alla liberalizzazione del mercato sono diverse e tutte prevedono sconti, premi e programmi fedeltà per le proprie forniture, ad esempio con prezzo fisso per 12 o più mesi. Attenzione però ai possibili tranelli; spesso, un minor prezzo rende l’offerta più accattivante ma non sempre la più conveniente. Ecco perché è bene tenersi informati, valutare con attenzione e considerare tutte le variabili. Una volta trovata la soluzione di energia migliore, basta fornire i propri dati al nuovo fornitore del mercato libero e attendere che l’operazione abbia esito positivo.