Una delle componenti che maggiormente incide sull'importo della bolletta è dato dalle spese per oneri di sistema, che sono addebitate in via standard da qualsiasi operatore, in regime di mercato e in quello di maggior tutela. Ma è possibile non pagare gli oneri di sistema? La risposta è sì, in presenza di alcune condizioni.

Come liberarsi dagli oneri di sistema?

Alla luce di una recente delibera dell'Autorità per l'energia e il gas (AEEGSI) è stata prevista una specifica ipotesi di esenzione in ordine al pagamento degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta energetica. Ciò avviene, in particolare, nell'ipotesi in cui l'energia fornite venga prelevata dalla rete che distribuisce energia per i "servizi ausiliari di generazione".

Per questa si deve intendere l'elettricità che viene prelevata per alimentare il funzionamento di un impianto (di qualsiasi tipo, purché destinato a produrre ed immettere energia elettrica nella rete di distribuzione). Infatti, i servizi ausiliari di generazione, dal momento che svolgono un servizio di utilità pubblica, devono necessariamente essere esentati dal pagamento degli oneri di sistema, poiché contribuiscono in prima persona alla creazione e stabilizzazione del flusso energetico.

E i clienti domestici?

Occorre precisare che l'esenzione in questione concerne l'energia che viene utilizzata per la produzione di altra energia e per i sistemi accessori che permettono il riscaldamento, l'azionamento delle pompe idrauliche e la movimentazione del combustibile. Ne consegue che unicamente con riferimento ai soggetti che consumano energia elettrica per finalità produttiva o per l'alimentazione delle attività connesse a quella strettamente energetica è possibile non veder gravati i propri costi dagli oneri di sistema.

Normalmente, dunque, il consumatore medio non si troverà in questa posizione. Un'eccezione, però, è rappresentata da chi utilizza un impianto solare per integrare la propria fornitura energetica e rilascia nel circuito distributivo quella in eccesso: in questo caso, infatti, l'alimentazione richiesta può essere ricondotta all'attività produttiva in senso stretto, con conseguente accessibilità al regime di esenzione speciale individuato dall'Autorità.