Lo scaldabagno elettrico è un metodo ancor oggi molto diffuso nelle case degli italiani ma obsoleto: scaldare l'acqua con l'ausilio dell'energia elettrica è dispendioso. Dalle fonti di Legambiente si evince che il rendimento energetico non supera il 10% e che i comuni boiler utilizzano la corrente che proviene da centrali termoelettriche che l'hanno prodotta attraverso la combustione di un fossile. Questo "cortocircuito" è caratterizzato dal calore che poi diviene elettricità e ancora calore per la doccia del bagno, con una conseguente perdita di energia ciclo dopo ciclo. In sintesi, il consumo dello scaldabagno incide con una percentuale dell'oltre 70% sulla bolletta. È consigliabile, quindi, sostituire il boiler con un modello a metano che può far risparmiare fino a 300 € l'anno (per una famiglia di 4 persone), oppure optare per un sistema fotovoltaico che sfrutta i raggi e il calore del sole. Se ciò non è possibile, o se si vive in affitto e non è permesso alcun cambiamento, esistono comunque degli accorgimenti per risparmiare sullo scaldabagno elettrico. Prima di tutto è meglio scegliere un modello a gas, con delle dimensioni equilibrate ai reali consumi della famiglia. Secondo delle fonti certificate, una coppia utilizza circa 60 litri di acqua al giorno, mentre una famiglia dalle 4 alle 6 persone consuma oltre i 180/200 quotidiani. Un giusto scaldabagno non deve essere nè eccessivo e sovradimensionato, nè troppo ridotto. È necessario anche installare il boiler vicino all'apparecchio che andrà a scaldare, come la vasca, il lavandino o la lavatrice: questo perché il calore si disperde nei tubi durante il passaggio dell'acqua. Per ottimizzare ancora di più l'energia, si suggerisce di utilizzare un ulteriore piccolo boiler in cucina, in modo da spegnere quello principale. Un altro aspetto fondamentale di qualsiasi scaldabagno è la durata di accensione: anche qui bisogna valutare le reali necessità del nucleo familiare. Se si tratta di una coppia che lavora fuori casa, sarà opportuno tenere il boiler spento durante il giorno e munirsi di uno specifico timer per l'accensione diurna, prima della doccia mattutina. In caso di una famiglia numerosa, il dispositivo va attivato di giorno, optando per lo spegnimento notturno.