L’idrogeno è ormai a tutti gli effetti un punto focale delle nuove politiche europee - in particolare del Green New Deal - e protagonista dei nuovi investimenti post-Covid19 che rispecchiamo la necessità di decarbonizzare i trasporti su due ruote e su rotaia.

I rivoluzionari treni ad idrogeno attivi in Germania - il Coradia iLint, infatti, è il primo treno ad uso commerciale al mondo ad essere alimentato ad idrogeno - e i nuovi convogli in arrivo in Italia sono il simbolo di una mobilità nuova, più efficiente e sostenibile nella quale l’idrogeno costituisce una valida alternativa al diesel grazie alle alte performance e alle basse emissioni.

Vediamo che cos’è un treno ad idrogeno e tutte le novità in arrivo in Italia. 

Treno ad idrogeno: arriva in Italia

Il treno ad idrogeno è destinato a diventare una realtà anche in Italia grazie all’accordo tra Alstom, azienda specializzata nei trasporti su rotaia, e Snam, impresa nel settore delle infrastrutture energetiche per lo sviluppo di treni ad idrogeno nel nostro paese.

Alstom, in particolare, ha il compito di realizzare i convogli alimentati ad idrogeno o di convertire quelli esistenti così da renderli compatibili con questa nuova tecnologia.

Snam, invece, si occupa dello sviluppo di tutte le infrastrutture necessarie per la gestione e l'approvvigionamento dell’idrogeno per garantire la corretta circolazione dei treni idrogeno. 

Questa iniziativa, come affermato da Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, ha l’obiettivo di “dare un ulteriore contributo alla decarbonizzazione dei trasporti e allo sviluppo di una economia dell’idrogeno in Italia. L’idrogeno prodotto da rinnovabili diventerà competitivo con le fonti fossili nel giro di pochi anni e avrà un ruolo centrale nella transizione energetica, in particolare nell’industria, nel riscaldamento e nel trasporto pesante. Sarà un pilastro del Green New Deal europeo e degli investimenti per la ripartenza post-Covid.”

Questa nuova partnership ha dato il via ad una serie di studi di fattibilità che hanno l’obiettivo di realizzare questa rivoluzione del settore dei trasporti.

Ma in Italia quando circoleranno i primi treni ad idrogeno?

Secondo le previsioni, già nei primi mesi del 2021 sarà possibile vedere in azione questa mobilità alternativa.

L’Italia, dunque, entra ufficialmente nel futuro del mondo automotive con l’importante missione di ridurre il più possibile le emissioni di Co2 con la creazione di vetture di trasporto il più ecologiche possibili.  

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Motore ad idrogeno: tutti i vantaggi

Scegliere un veicolo alimentato ad idrogeno significa optare per una fonte energetica pulita e dalle grandi potenzialità.

Si tratta, infatti, di una modalità di trasporto ancora poco diffusa, ma dai notevoli vantaggi grazie all’utilizzo di una fonte di energia:

  • rinnovabile: l’idrogeno è una fonte di energia che non è destinata ad esaurirsi;
  • pulita: è una fonte di energia ad emissioni zero, capace di contribuire notevolmente al processo di decarbonizzazione del settore dei trasporti;
  • efficiente: l’idrogeno si caratterizza per essere altamente efficiente poiché ha la capacità di trasportare molta energia per ogni chilo di carburante.

Inoltre, non bisogna dimenticare il vantaggio del rifornimento: se è vero che oggi c’è carenza di distributori vista l’ancora poca diffusione dei veicoli ad idrogeno, in futuro la possibilità di fare rifornimento al distributore rappresenterà certamente un elemento di vantaggio non indifferente.

A differenza delle auto elettriche tradizionali che necessitano di tempi di ricarica lunghi, i veicoli ad idrogeno possono fare il pieno in pochi minuti. 

Germania: il primo treno ad idrogeno

Destinato a sostituire le locomotive diesel, il treno ad idrogeno è stato introdotto per la prima volta in Germania: Alstom è stata protagonista del progetto Coradia iLint con al centro il primo treno ad idrogeno impiegato regolarmente per trasporto passeggeri in Bassa Sassonia.

Nel 2018, infatti, hanno cominciato a viaggiare due treni Coradia iLint lungo un tragitto di 100 chilometri a ovest di Amburgo coprendo le cittadine tedesche di Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude. 

Il treno iLint è alimentato da batterie agli ioni di litio che ricevono energia dalla combinazione di idrogeno e ossigeno, rendendo il trasporto non solo sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche molto più silenzioso rispetto ai modelli tradizionali.

I serbatoi dell’idrogeno, inoltre, sono collocati sul tetto dei vagoni, mentre le batterie si trovano in basso vicino alle ruote e in prossimità del motore. 

Il treno a idrogeno in Germania ha una capacità di trasporto di 300 passeggeri e raggiunge una velocità massima pari a 140 chilometri orari con un’autonomia di 1000 chilometri.

Il rifornimento, inoltre, avviene una volta al giorno per una durata di 15 minuti. I test svolti hanno mostrato come il "treno a idrogeno sia maturo in termini di disponibilità e affidabilità, fornendo le stesse prestazioni dei treni regionali tradizionali ma con il vantaggio di un impatto acustico e ambientale minimo. (...) Il treno a idrogeno Coradia iLint è un treno affidabile privo di emissioni pronto ad aiutarci nella transizione ad un’Europa a emissioni zero” come affermato da Bernard Belvaux, managing director di Alstom. 

Questa mobilità green e sostenibile si colloca al centro dell’Energiewende ossia il processo di transizione energetica in atto in Germania verso fonti di energia rinnovabili e pulite che prevede l’inserimento di 14 treni ad emissioni zero entro il 2022.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione del trasporto pubblico: in Germania, infatti, il 50% della rete ferroviaria non è ancora elettrificata - così come in molti altri paesi europei - e i nuovi treni ad idrogeno costituiscono una reale opportunità per diminuire fortemente l’impatto ambientale nonché i costi dei trasporti su rotaia. 

Come funziona il treno ad idrogeno?

Le peculiarità del treno ad idrogeno fanno sì che questa tecnologia di trasporto sia una vera e propria soluzione green all’inquinamento grazie alla possibilità di muoversi in maniera interamente pulita e nel rispetto dell’ambiente. 

Ma come funziona esattamente? La cella a combustibile è il nucleo dell’intero sistema nonché la fonte di energia principale per alimentare il convoglio: la cella, infatti, fornisce energia elettrica combinando l’idrogeno presente nei serbatoi con l’ossigeno dell'ambiente.

La differenza decisiva rispetto agli altri veicoli elettrici consiste nel fatto che i veicoli ad idrogeno producono autonomamente l’energia elettrica senza prelevarla da una batteria integrata.

 Si tratta, dunque, di un treno il cui funzionamento si fonda su celle a combustibile a idrogeno che garantiscono un abbassamento radicale delle emissioni: l’unica fuoriuscita, infatti, è costituita da vapore e acqua di condensa per una mobilità 100% eco-friendly.

Ciò è possibile grazie al fatto che nella cella combustibile avviene un processo chiamato elettrolisi inversa nel quale l’idrogeno reagisce con l’ossigeno, generando energia elettrica, calore e acqua. 

In questo modo è possibile eliminare le emissioni inquinanti e, al tempo stesso, offrire un servizio di trasporto sostenibile e amico dell’ambiente con l'energia ottenuta dall'idrogeno e senza sacrificare l’efficienza.