In Italia i piccoli condomini non sono obbligati a dotarsi di un amministratore. Tale situazione si verifica quando il condominio è composto da massimo 8 unità immobiliari. Va specificato però che ciascun condominio deve dotarsi di un codice fiscale, anche in assenza dell'amministratore. Ciò è fondamentale anche nella gestione delle forniture energetiche. A seguire un breve approfondimento su come avviene la gestione delle bollette di luce e gas in un condominio senza amministratore.

A chi intestare le bollette

Qualora il condominio sia senza amministratore, le bollette di luce e gas vanno intestate al codice fiscale del condominio stesso. Per questo motivo è fondamentale che il condominio, in assenza di amministratore, proceda con la richiesta del codice fiscale presso l'Agenzia delle Entrate, l'unico ente deputato ad assegnare il codice di 11 cifre al condominio che ne fa domanda.

Tariffa luce e gas per i condomini

La tariffa luce prevista per i condomini, anche quelli senza amministratore, è la BTA del Servizio Elettrico Nazionale. L'acronimo BTA sta a indicare Bassa Tensione Altri usi. Tale tariffa è l'unica possibile per rilevare i consumi riguardanti scale, cortili e ascensori, ove presenti. Quest'ultimi rientrano infatti sotto la voce pertinenze. Per quanto riguarda invece la tariffa gas per i condomini, essa è prevista soltanto in presenza di una caldaia centralizzata che trasferisce il riscaldamento a tutte le unità immobiliari che compongono il condominio. Nel caso specifico, si consiglia di valutare le offerte gas per condomini inserite nel catalogo delle offerte dei grandi fornitori attivi nel mercato libero in Italia.