La morosità nei confronti di un'azienda attiva nel mercato italiano dell'energia comporta delle conseguenze nel cambio fornitore di energia elettrica. Sono migliaia i casi in cui un'utenza domestica sceglie di cambiare fornitore nonostante una condizione di morosità rispetto al precedente fornitore. A seguire un breve approfondimento sul cambio del fornitore di energia elettrica in condizione di morosità, con alcuni consigli pratici su come comportarsi qualora si sia scelto di passare a una nuova offerta luce ma si continua a essere morosi nei confronti del precedente fornitore.

Cambio fornitore energia elettrica in caso di morosità

Passare a un nuovo fornitore di energia elettrica in caso di morosità non è possibile. Per effettuare un passaggio da un'offerta a un'altra di energia, è fondamentale prima risolvere la propria situazione dei pagamenti con il precedente fornitore. L'unico modo quindi per procedere con il cambio desiderato è quello di saldare prima tutti gli importi dovuti al precedente fornitore (inclusi gli interessi di mora maturati nel frattempo), soltanto dopo sarà quindi concesso all'utente il cambio fornitore di energia elettrica.

Significato CMOR

Nella prima bolletta del nuovo fornitore può essere presente la componente CMOR, acronimo che indica il corrispettivo morosità. Il nuovo fornitore può infatti addebitare per conto della vecchia società l'indennizzo corrispondente al mancato pagamento entro la data di scadenza della bolletta con il vecchio fornitore. La somma del corrispettivo morosità è destinata al fornitore precedente e non quello nuovo.