L'incremento delle bollette luce del vecchio fornitore può rappresentare una voce di costo non indifferente per una famiglia. Di qui l'opportunità di approfittare delle molte possibilità date dal libero mercato, in cui la presenza di un gran numero di operatori permette di poter scegliere tra diverse soluzioni: ecco come effettuare un cambio fornitore energia elettrica e quali tempi sono richiesti.

Come fare un cambio fornitore energia elettrica

Effettuare un passaggio ad altro operatore nel settore dell'energia elettrica è un'operazione molto semplice, che può essere svolta in una pluralità di modi: attraverso una telefonata al vecchio fornitore, decidendo di operare un recesso, oppure contattando direttamente il nuovo operatore, che si preoccuperà di seguire interamente la procedura. In particolare, la maggior parte dei fornitori offre particolari vantaggi per i clienti che effettuano lo switch direttamente online, ossia avvalendosi delle procedure telematiche previste. Il tutto si svolge senza alcun costo e onere per il cliente, che non è costretto a subire alcun intervento all'impiantistica e al contatore già presenti nell'abitazione. Ciò è frutto soprattutto della legislazione protezionistica nei confronti degli utenti del libero mercato, che assegna all'Autorità per l'energia il compito di definire in maniera chiara (e obbligatoria per tutti gli operatori) le modalità e le tempistiche da seguire per il procedimento di modifica.

Cambio fornitore energia elettrica: i tempi

Proprio sotto il profilo della tempistica necessaria ad effettuare il cambio fornitore energia elettrica, si tratta di un insieme di discipline contenuti in leggi e provvedimenti che regolano il cd. "recesso". In particolare, la legge stabilisce un apposito termine che deve essere osservato per recedere dal vecchio contratto, e che verrà inoltrato al nuovo gestore. Si tratta, in altri termini, del tempo massimo entro il quale dovrà svolgersi l'intera procedura. Il termine di decorrenza del recesso scatta nel primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la richiesta di cambio operatore: quindi se effettuo la domanda il 15 aprile, e la domanda al vecchio operatore è trasmessa il 16 aprile, il recesso opererà dal primo maggio. A partire da questo termine, la legge stabilisce che l'operazione di passaggio deve avvenire entro un mese per i clienti domestici, partendo dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione: pertanto, nell'esempio sopra fatto, il cambio dovrà avvenire entro il 1° giugno. Viceversa, per i clienti non domestici occorre distinguere: il termine massimo è sempre di un mese per i clienti di Maggior Tutela, mentre è di 3 mesi per i clienti del mercato libero.