Dal 2016 c'è un'importante novità: il canone Rai si paga in bolletta e più precisamente con la bolletta della fornitura dell'energia elettrica. Ecco come funziona, chi deve versare gli importi e chi, invece, è esentato. Il 2016 è stato il primo anno è stato applicato il canone Rai in bolletta, l'ingresso è stato ritardato perché la prima rata è stata resa disponibile nella bolletta di luglio e di conseguenza comprendeva gli importi di sei mesi, a cui si aggiunsero ulteriori due rate per completare il pagamento annuale. La somma che gli utenti furono tenuti a versare per il canone Rai in bolletta per il 2016 è stata di 100 euro, con un risparmio di 13 euro rispetto all'anno 2015. Dal 2017 il canone Rai in bolletta è entrato in rotazione e quindi tutto è stato più semplice. Infatti è previsto il pagamento in 10 rate mensili, per chi riceve la bolletta bimestrale si pagano due rate insieme, ogni rateo è di 9 euro e di conseguenza annualmente si pagano 90 euro. Per il 2018 è stato confermato tale importo. Le somme sono addebitate dal mese di gennaio al mese di ottobre, quindi l'ultimo bimestre non vi è canone Rai in bolletta. Si può notare una notevole riduzione degli importi rispetto a quando si pagava il canone con il bollettino autonomo dalla bolletta. Il risparmio è dovuto al fatto che con il corrispettivo inserito nella fattura per la fornitura dell'energia elettrica diventa molto più difficile evadere, di conseguenza pagando tutti, o quasi, si paga meno. L'addebito in bolletta parte dal presupposto che chi ha una fornitura di energia elettrica ha anche un televisore e di conseguenza deve pagare il canone Rai. Nonostante questo sono previste delle deroghe. Ad esempio, per i proprietari di seconde case il canone deve essere pagato una sola volta. I proprietari per ottenere lo stralcio devono presentare un'autocertificazione al gestore della fornitura di energia elettrica. Se l'immobile è dato in locazione il canone Rai deve essere pagato dall'affittuario. Sono esentati dal pagamento anche gli over 75 che però hanno un reddito inferiore ad 8000 euro. Ulteriori esenzioni sono previste per: - invalidi che sono degenti in case di riposo; - nel caso in cui il canone sia già stato versato dal convivente o dal coniuge; - immobili militari, come ospedali, case del soldato. In questo caso deve però essere precisato che se vi sono alloggi privati all'interno della struttura, chi detiene l'alloggio privato deve pagare il canone Rai; - sono altresì esenti i militari delle Forze NATO e gli agenti diplomatici e consolari esteri, ma in questo caso solo se nel loro paese è riconosciuto tale esonero anche agli agenti diplomatici e consolari italiani; - infine, sono esenti coloro che per professione si occupano vendere o riparare apparecchi televisivi. Si è detto che per il pagamento del canone Rai in bolletta vige il principio di presunzione, ma questo prevede anche la possibilità di eccezione, infatti il titolare del contratto di fornitura di energia elettrica può anche chiedere lo stralcio della quota in quanto non detentore di televisore. In questo caso è necessario compilare un modello di autocertificazione in cui si dichiara di non essere detentori di TV. Lo stesso deve essere inoltrato telematicamente attraverso il sito Agenzia Entrate Riscossione o tramite intermediari abilitati, ad esempio Centri di Assistenza Fiscale o commercialisti. Questa autocertificazione deve essere presentata ogni anno. Nel caso in cui si acceda alle trasmissioni televisive tramite streaming online il canone Rai non è dovuto. La procedura prevista è la stessa vista per i non detentori di TV.