A seguito della liberalizzazione del mercato nel settore dell'energia elettrica, il consumatore ha oggi a disposizione diverse offerte tra cui scegliere: ma a quale fornitore affidarsi e come individuare la migliore tariffa elettrica per le proprie esigenze, risparmiando anche una cospicua somma? Ecco una guida per orientarsi nella scelta.

Valutare i propri consumi

Innanzitutto, nel mercato delle offerte di fornitura elettrica è bene avere chiari due punti per trovare la tariffa più adatta alle proprie esigenze: il primo riguarda i consumi casalinghi e la loro concentrazione nelle diverse fasce orarie; in seconda battuta, è necessario conoscere la potenza del contatore. Fare una stima dei consumi mensili con i ''Dati Fornitura'' della bolletta, determinando anche i momenti della giornata in cui vi sono dei "picchi", è fondamentale nella scelta del gestore. Non solo: anche il contatore fa la sua parte, e la potenza va calibrata in base alla grandezza della casa e al numero di elettrodomestici usati in contemporanea.

Il prezzo del kilowattora e le tariffe orarie

La componente-prezzo è uno dei fattori più influenti nella scelta della tariffa elettrica, anche se non è detto che l'offerta più conveniente sia necessariamente quella più adatta ai propri bisogni. La regola aurea è quella di studiare tutte le voci della bolletta, tenendo presente la componente energia, il cui costo è sempre stabilito dal gestore. Se il prezzo di un kilowattora è soddisfacente, magari comparato alle offerte concorrenti, si passa allo step successivo, ovvero l'individuazione della tariffa oraria, ma solo se si dispone di un contatore digitale. Qui la scelta è tra quella monoraria (prezzo fisso a ogni ora), bioraria (si paga in funzione dell'ora e del giorno) e multioraria. La prima è consigliata a chi ha consumi regolari e trascorre tanto tempo in casa, mentre la seconda consente sensibili risparmi di sera e nei giorni festivi. La tariffa multioraria presenta invece tre fasce e quella notturna ha i prezzi più bassi (come per tutte le ore della domenica).

Le tipologie di tariffe

A proposito delle tipologie di tariffe proposte, la liberalizzazione del mercato ha portato alla differenziazione di tre opzioni per l'utente. La prima è quella del prezzo bloccato e prevede che la tariffa non cambi a distanza di uno, due o tre anni dall'attivazione: il vantaggio è quello di non dover prestare attenzione alle fluttuazioni del prezzo. La seconda opzione è quella del prezzo indicizzato, che varia periodicamente in base a quanto stabilito dall'Autorità per l'Energia e seguendo l'andamento del mercato, con tutti i benefici e i rischi che ciò comporta. In alternativa, si può optare per una tariffa "a taglie" che prevede un prezzo bloccato per tutta la durata del contratto, da corrispondere mensilmente (o annualmente) per una determinata quantità di elettricità e in base al consumo stimato: una soluzione ad hoc, col solo svantaggio che lo sforamento della "taglia" comporta costi aggiuntivi non indifferenti.

La qualità del servizio e le promozioni

Infine, nella scelta della tariffa migliore contano anche altri fattori che, a parità di prezzo, possono fare la differenza. Per questo si consiglia un gestore che preveda l'invio delle fatture via email, anziché per posta, e il pagamento tramite addebito su un conto corrente al fine di evitare problemi con le tempistiche delle bollette: inoltre, pagare tramite RID bancario non comporta depositi cauzionali e permette di risparmiare anche 18 euro l'anno sui bollettini postali. Va tenuto conto anche della qualità del servizio (presenza di app per la gestione online, un servizio clienti efficiente) e, non ultima, la possibilità di godere di bonus o promozioni al momento dell'attivazione, nonché di "percorsi fedeltà" che premiano i clienti di vecchia data.