A ridosso dei mesi invernali ci si domanda spesso se consuma di più un condizionatore o una stufa. Rivolgendo tale quesito, il riferimento nel primo caso è al condizionatore a pompa di calore, nel secondo caso alla stufa elettrica. Indipendentemente dal tipo di abitazione e dalla sua ampiezza determinata in mq, è meglio utilizzare il condizionatore oppure una stufa elettrica?

Consumo del condizionatore a pompa di calore

I consumi di un condizionatore a pompa di calore sono minori rispetto a quelli generati da una stufa elettrica. Tale affermazione risulta vera in qualsiasi contesto. Non è un caso che tale sistema di riscaldamento sia nella classifica degli impianti più innovativi degli ultimi anni, in grado di generare un notevole risparmio in ermini energetici. Ciò è possibile grazie allo speciale funzionamento delle moderne pompe di calore, le quali riescono a convertire sotto forma di calore per l'ambiente interno della casa l'aria fredda prelevata dall'esterno. Secondo alcuni recenti calcoli, per immettere all'interno dell'abitazione 1 kWh di calore, una pompa di calore ha bisogno unicamente dello 0,35 kWh elettrico.

Consumo della stufa elettrica

Rispetto al condizionatore a pompa di calore, la stufa elettrica ha un consumo maggiore. Infatti, per generare il medesimo kWh termico prodotto dalla pompa di calore, la stufa elettrica ha la necessità di utilizzare per intero 1 kWh di energia elettrica. In commercio esistono diversi tipi di stufe elettriche: stufa elettrica a resistenza, stufa elettrica al quarzo, stufa elettrica alogena e stufa elettrica a raggi infrarossi. La più dispendiosa in termini energetici è la stufa elettrica a resistenza, nota anche con il nome di termoventilatore. Tra le stufe elettriche che consumano meno si annovera invece quella a raggi infrarossi, la quale però è utile esclusivamente per riscaldare ambienti di lavoro che prevedono una presenza costante del lavoratore seduto ad esempio dietro ad una scrivania. La stufa ad alogeno o al quarzo sono simili, sia a livello estetico che in termini di consumo, ma presentano un difetto comune: riscaldare soltanto una piccola porzione di abitazione mediante il loro utilizzo.