Determinare a quanto ammontano in media le spese di una famiglia per l'utenza elettrica non è semplice, anche se può essere utile al fine di offrire una stima di quelli che sono i profili generali e verificare se i propri consumi risultano maggiori o minori. Grazie alle statistiche dell'Autorità per l'energia è possibile accedere ai dati relativi al consumo elettrico medio abitazione: vediamoli insieme.

I fattori che incidono sul consumo elettrico medio

Il consumo medio di energia elettrica è caratterizzato dalla rilevanza di un gran numero di fattori concorrenti, anche se tra essi il principale è rappresentano dal numero di abitanti: più persone che abitano in casa significa, infatti, maggior ricorso totale agli elettrodomestici e all'illuminazione casalinga. Ovviamente, il numero di abitanti è di per sè un dato indicativo, dal momento che per valutare in media a quanto ammontano i consumi di un gruppo familiare (ad esempio) di quattro individui, occorre verificare quali sono in concreto le abitudini di consumo di ciascuno di essi (se trascorrono poco o molto tempo in casa, se adottano abitudini di risparmio energetico, e così via). Oltre a ciò, incidono sul consumo elettrico medio dell'abitazione anche il numero e la tipologia di elettrodomestici impiegati: più apparecchi alimentati ad energia richiedono maggiori spese, come pure un numero di elettrodomestici datati in prevalenza rispetto ai dispositivi a maggior risparmio energetico. Come intuibile, diventa effettivamente difficile determinare in concreto una media: per questo motivo, i dati che di seguito riportiamo devono essere interpretati con una certa elasticità. Nondimeno, essi sono utili se si vuole stabilire un range e determinare se il proprio consumo vi rientra o meno, così da adottare gli opportuni accorgimenti.

Le statistiche sul consumo elettrico medio di un'abitazione

Come anticipato, l'Autorità per l'energia ha elaborato degli indici statistici in forza dei quali si permette di ottenere un certo profilo di consumo per ciascuna categoria di appartenenza. In particolare, il modello familiare medio preso in considerazione concerne un'utenza composta da una famiglia con 3 o 4 componenti, che adotta una fornitura con potenza a 3 kW e il cui consumo viene inciso dalla presenza di elettrodomestici standard (ossia in numero medio e di classe energetica né altissima né bassa). In questo caso, il profilo di consumo viene computato in circa 2.700 kWh annui: rapportando questo tasso di consumo al prezzo medio dell'energia è possibile determinare anche la spesa in euro, che si aggira intorno ai 600 euro annui per i clienti appartenenti al regime di maggior tutela (mentre, ovviamente, nell'ambito del libero mercato vi possono essere oscillazioni al ribasso e al rialzo a seconda della convenienza della tariffa).

Gli altri profili medi di consumo

Oltre a questo che potremmo definire standard, l'Autorità ha elaborato altri esempi, che permettono di inquadrare il proprio range di consumi: essi sono caratterizzati dalla variabilità del numero dei componenti e del numero di elettrodomestici presenti. In particolare, si stima che per un nucleo composto da una persona, che possiede televisore, computer, frigorifero, lavatrice e condizionatore, il consumo medio è attestato sui 1.400 kWh annui. Maggiori i consumi per un nucleo di 2 persone, con lo stesso numero di elettrodomestici, per i quali si registra un consumo medio di 2000 kWh, che salgono a 3.300 se ci si aggiunge un condizionatore e uno scaldabagno. Se al profilo standard si aggiungono due computer, due condizionatori e uno scaldabagno, invece, i consumi salgono a 5.200 kWh.