I certificati bianchi, conosciuti anche con l'acronimo di TTE (Titoli di Efficienza Energetica), corrispondono a delle agevolazioni economiche fornite dal GME (Gestore dei Mercati Energetici) per un determinato progetto che deve essere approvato prima dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). La finalità è di migliorare l'efficienza energetica, rispondendo così positivamente all'ambizioso protocollo di Kyoto, il nome con cui è stato ribattezzato nel lontano 1997 l'accordo sul clima tra i Paesi più industrializzati. L'obiettivo è di arrivare al 2020 con la riduzione del 20 per cento delle emissioni di anidride carbonica e, contemporaneamente, all'aumento sempre del 20 per cento sia dell'energia derivante da fonti rinnovabili sia dell'efficienza energetica. A seguire un breve approfondimento sui certificati bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TTE).

Cosa fare per ottenere i Titoli di Efficienza Energetica (TTE)

Per ottenere i Titoli di Efficienza Energetica o i cosiddetti certificati bianchi è indispensabile presentare un progetto al GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Le tipologie dei progetti ammissibili sono in totale 4: fra queste ci sono anche i progetti finalizzati al risparmio dei consumi di luce elettrica e di gas naturale. A titolo esemplificativo, sono ammessi interventi quali l'installazione di una caldaia e per l'isolamento termico di un'abitazione.

Progetti non più ammessi per i Titoli di Efficienza Energetica (TTE)

A seguito delle nuove disposizioni, i Titoli di Efficienza Energetica (TTE) non possono essere più richiesti a seguito di lavori finalizzati all'installazione di un impianto fotovoltaico, con potenza non superiore a 20 kW. Occorre ricordare in ogni caso come rimangano validi gli incentivi quali le detrazioni fiscali.