Il subentro è l'operazione che consente di riattivare il contatore e, di conseguenza, la fornitura. La richiesta di subentro viene presentata dal nuovo inquilino dell'abitazione dopo che il precedente proprietario ha comunicato la disdetta al suo fornitore, che a sua volta ha avviato la pratica di chiusura della fornitura contattando il distributore locale per apporre i sigilli al contatore. Devo fare il subentro, come procedere? A seguire la risposta al quesito posto nel titolo, con i consigli pratici sui costi e le tempistiche.

Documenti necessari per il subentro

Per la richiesta del subentro, il nuovo proprietario deve presentare al fornitore non soltanto i propri dati anagrafici e l'indirizzo del domicilio, ma anche il codice POD (luce elettrica) / PDR (gas naturale) e il codice cliente, dati che possono essere recuperati con una delle ultime bollette del vecchio inquilino. Il POD e il PDR vengono in genere conservati nel contatore stesso (è sufficiente accenderlo).

Costi per il subentro

Se si effettua un subentro all'interno del contesto del mercato tutelato (o Servizio di Maggior Tutela) la spesa da effettuare è di circa 77 euro. Al contrario, se si realizza un subentro nel mercato libero il costo dell'operazione prevede una quota fissa di 26,13 euro e una aggiuntiva che può variare da 20 a 60 euro a seconda del fornitore. Tali prezzi si riferiscono a un subentro di energia elettrica.

Tempistiche per il subentro

Quanto tempo occorre per completare un subentro di luce e gas? Nel primo caso, l'ARERA ha fissato un tempo limite di 7 giorni lavorativi. Nel secondo caso, invece, il tempo massimo è di 12 giorni (anch'essi lavorativi).