Un piano cottura a induzione è un dispositivo di cottura che utilizza l'elettricità per cucinare le pietanze al posto dei classici fornelli a gas. Tra le caratteristiche più interessanti di questa tecnologia ritroviamo sicuramente la sicurezza di utilizzo e la riduzione dell’impatto ambientale grazie alle limitate emissioni di CO2, visto che non è coinvolta la combustione di metano.

Conosciuto anche come cucina elettromagnetica, il piano a induzione per la cottura rappresenta una scelta ottimale in termini di praticità e sicurezza, ma anche a livello economico

L'assenza di fiamme significa che non ci sarà alcun rischio di incendio, anche se bisogna fare molta attenzione alle superfici roventi e alle possibili ustioni; è inoltre possibile ridurre i consumi anche del 20% rispetto a una cucina a gas tradizionale. Ma vediamo in dettaglio caratteristiche e qualità di una cucina a induzione elettrica.

Quanto consuma un piano cottura a induzione?

In generale, questi piani cottura non consumano molta elettricità, soprattutto se paragonati a quelli elettrici tradizionali oppure all’equivalente energetico dei fornelli a gas.

Un piano a induzione è più efficiente perché, nonostante si possa arrivare a una potenza nominale di 3 kW, di solito non è necessaria tanta energia per cucinare e quindi, a conti fatti, i consumi risultano ridotti, in particolare con modelli moderni ad efficienza elevata, una scelta non solo ecologica ma anche conveniente a livello economico.

Per conoscere i consumi reali di un piano a induzione elettrico, comunque, possiamo abbozzare un rapido calcolo: ipotizziamo un fabbisogno annuo di 500 kWh di calore per cucinare in un anno. L'efficienza energetica delle cucine a induzione si aggira intorno al 90 per cento, quindi il consumo elettrico per soddisfare una simile domanda di calore sarebbe pari a circa 556 kWh, che tradotti in bolletta elettrica diventano circa 106€ in un anno.

Se si prende in considerazione una cucina a gas tradizionale, pur con un’efficienza energetica nettamente inferiore rispetto a una moderna cucina a induzione, ossia circa il 50 per cento, il costo in termini di bolletta risulta più conveniente. I fornelli a gas, infatti, richiedono un consumo di circa 95 metri cubi di gas in un anno, equivalenti a 1.000 kWh, superiore come quantità di energia ma conveniente se rapportato al prezzo della materia prima, che alla fine ci costerà attorno ai 75€ annui.

Il quadro cambia però completamente se si tiene in considerazione un fatto importante: abbinare un piano a induzione a un impianto di riscaldamento elettrico, ad esempio a pompa di calore, permette all'utenza domestica di fare a meno della fornitura del gas, un vantaggio evidente a livello economico dal momento che verrebbero completamente eliminati i costi fissi relativi al metano. Staccarsi completamente dal gas, infatti, permetterebbe ad un utente medio di avere un risparmio sui servizi di fornitura superiore ai 100€, rendendo l’utilizzo dei piani a induzione in cucina più convenienti rispetto alle soluzioni tradizionali a gas.

Il discorso sul consumo di elettricità, poi, può trovare una soluzione anche nella scelta di un'offerta luce più competitiva grazie alle proposte dei diversi fornitori del mercato libero dell'energia che, nelle giuste condizioni, può permettere risparmi davvero notevoli.

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Cosa sapere prima di comprare un piano cottura a induzione

La prima cosa da fare una volta che si è deciso di acquistare un piano a induzione elettromagnetico per la cucina è pensare a dove posizionarlo in base alle proprie esigenze di utilizzo, senza dimenticare le misure massime nello spazio a disposizione; in seconda battuta si potranno prendere in considerazione elementi come il design e le funzioni di cottura dei vari modelli di piano induttivo.

Per un acquisto base si può partire da un piano cottura a induzione con una piastra riscaldante in ceramica e almeno 5 livelli di potenza, con il quale è possibile cucinare una buona varietà di piatti senza problemi.

Per quanto riguarda le dimensioni del piano stesso, è possibile limitarsi ad un modello a induzione monopiastra, magari in combinazione con forni e altri apparecchi di cottura, senza rinunciare alla preparazione di più pietanze contemporaneamente; ovviamente la soluzione migliore per cucinare simultaneamente con più pentole e padelle, spazio permettendo, rimane quella del piano cottura a induzione multi-piastra, spesso con fuochi di diverse dimensioni o addirittura modulabili per poter cuocere con tegami di larghezze differenti in tutta comodità.

È sempre importante leggere attentamente le istruzioni incluse prima di utilizzare un piano cucina a induzione, in questo modo si potranno sfruttare al massimo le sue caratteristiche e ottenere il massimo da questa tecnologia.

Vantaggi e svantaggi dei piani a induzione

Perché conviene l’induzione?

Come già anticipato, tra gli aspetti positivi della cottura elettrica con piano a induzione possiamo evidenziare il ridotto impatto ambientale, grazie alle limitate emissioni di CO2 di questa tecnologia, e l’elevata sicurezza in termini di incidenti domestici, ridotti drasticamente grazie a questa tecnologia di cottura senza fiamma.

I piani cottura a induzione, poi, sono facili da pulire e mantenere in ordine, grazie alla loro superficie liscia in vetro o ceramica temperata molto resistente, oltre al gran numero di funzioni disponibili che li rendono adatti a qualsiasi tipo di cucina.

In termini di risparmio energetico, le piastre a induzione possono far ridurre anche del 20% i consumi rispetto ai forni a gas o elettrici tradizionali, anche considerando la spesa elettrica correlata all’utilizzo delle piastre.

Parliamo quindi di un metodo di cottura ecologico, conveniente e moderno che però ha anche degli aspetti critici da tenere in considerazione prima di procedere con l'acquisto, prima di tutto il costo iniziale e poi un inevitabile cambiamento delle proprie abitudini in cucina.

Da non sottovalutare, inoltre, l’elemento estetico e di comodità: con una piastra a induzione la cucina sarà sempre bella e facile da pulire, visto che l’unico elemento presente sarà la lastra in vetro termico o in termoceramica, materiali eleganti per definizione.

A cosa prestare attenzione

La tecnologia e la relativa novità dei piani cottura a induzione si riflettono inevitabilmente sul prezzo, mediamente più elevato rispetto ai fornelli a gas tradizionali, variabile a seconda della marca e delle funzioni o optional disponibili. Il costo per un modello entry level si può attestare attorno ai 200€, mentre i prezzi per i modelli di marca più lussuosi e con funzioni avanzate possono arrivare anche oltre i 1000€. Diventa quindi importante fare bene i conti e pensare sul lungo termine, visto che, dopo un investimento iniziale elevato, le piastre a induzione rappresentano una scelta comunque vantaggiosa che però non deve iniziare come un salasso.

Esistono poi criticità legate alla sicurezza perché, anche se non vengono prodotte fiamme libere, le piastre arrivano comunque a temperature molto elevate, con il rischio di provocare ustioni se toccate accidentalmente. Proprio per questa ragione, i modelli più recenti propongono piani di cottura che si illuminano a seconda della temperatura del vetro o della ceramica, in modo tale da dare sempre indicazione di quale sia la piastra ancora calda e, quindi, pericolosa. Alcuni modelli, inoltre, possono provocare un riscaldamento eccessivo in caso vengano utilizzate pentole di alluminio o altri materiali, per questo è sempre importante consultare in dettaglio il manuale di istruzioni dei propri fornelli a induzione per essere sicuri di utilizzarli nel modo corretto.

Bisogna poi considerare che l’utilizzo di un piano cottura elettrico a induzione cambia l’assetto della cucina in termini di riscaldamento dei cibi, visto che andrà abbinato ad un forno elettrico in grado di funzionare correttamente con le frequenze elettriche elevate necessarie per le piastre a induzione (tra 25 e 80 kHz).

Infine, anche le pentole e le padelle dovranno essere compatibili con questo sistema di cottura, con fondo ferromagnetico per poter condurre calore e quindi essere riscaldate tramite induzione elettrica; in linea di massima, pentole e tegami in ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox funzioneranno correttamente, mentre quelli in alluminio, rame, ottone, vetro, ceramica e porcellana non si scalderanno correttamente, rimanendo freddi oppure diventando incandescenti e quindi pericolosi.

Il rapporto tra benefici e svantaggi dei piani cottura a induzione è sicuramente positivo, visto che parliamo di sistemi che permettono di eliminare completamente l’utilizzo del gas domestico e risparmiare sulle spese energetiche fisse, soprattutto se inseriamo una cucina a induzione all’interno di un’abitazione progettata per il risparmio energetico e la produzione di elettricità da rinnovabili, avvicinandosi o addirittura raggiungendo la reale indipendenza energetica, con tutta l’abitazione gestita elettricamente con energia a basso costo.