Un qualsiasi cliente domestico spende buona parte del suo budget per la componente energia. Che si tratti della luce o del gas, bisogna prestare la massima attenzione al contratto di fornitura e al prezzo che viene menzionato in sede di stipula. Entrando nei particolari, bisogna effettuare una distinzione fra prezzo fisso e prezzo indicizzato. Vediamo quali sono le differenze tra le due formule, verificando i motivi per selezionare l'una o l'altra.

Che cos'è il prezzo fisso

Chi stipula un contratto di luce e gas basato sul prezzo fisso deve sapere che il costo della fornitura di energia resterà uguale per tutti il periodo del contratto stesso. In pratica, il costo non subisce alcun genere di oscillazione in base ai vari indici di riferimento e quindi non può né salire né scendere. Tre sono le possibili tariffe che possono essere attivate: - monoraria, ossia con la spesa sempre uguale in ogni momento della giornata; - bioraria, cioè con il prezzo che varia in base a due fasce orarie di consumo, la F1 e la F23; - multioraria, col costo variabile in tre differenti fasce orarie F1, F2 e F3. La bolletta di corrente elettrica dipende soltanto dal consumo effettivo.

Che cos'è il prezzo indicizzato

Se nel contratto di fornitura di energia elettrica o gas viene inserita la formula del prezzo indicizzato, quest'ultimo può essere modificato in base ad una serie di condizioni economiche ben precise. Nel mercato libero, ciascuna compagnia è obbligata ad indicare nella tariffa la propria formula di indicizzazione per una questione di massima trasparenza nei confronti della clientela. Un apposito indice di riferimento viene tenuto in totale considerazione per la modifica dei prezzi verso l'alto o verso il basso. Nella maggior parte dei casi, l'entità di una bolletta di energia può dipendere dall'incremento o dalla diminuzione del prezzo di gas, petrolio e così via. In alcuni casi, le aziende possono inserire sconti sul costo della materia prima o attenersi al prezzo unico nazionale, che dipende dalla borsa elettrica italiana.

Quali sono le differenze tra prezzo fisso e indicizzato

Non è facile scegliere a priori se è più conveniente affidarsi ad una formula a prezzo o indicizzato. È necessario effettuare una serie di attente valutazioni prima di giungere ad una decisione capace di soddisfare il cliente. Di solito, la differenza viene fatta dai rischi che i clienti hanno intenzione di correre quando stipulano un contratto di gas o energia elettrica. Bisogna saper analizzare il mercato dell'energia, valutare i pro e i contro di entrambe le tecniche e cogliere il trend positivo o negativo dei prezzi. In linea di massima, se non si è sicuri di avere un risparmio in grado di risultare tangibile col passare degli anni, sarebbe preferibile andare sul sicuro e stipulare un contratto basato sul prezzo fisso.