La componente energia di una fornitura consiste nell'elemento variabile di un'offerta praticata al cliente per gas o energia elettrica. La presenza di questo elemento sottintende l'esistenza di un valore fisso che corrisponde attualmente a circa metà della spesa totale finale. Il prezzo da pagare che risulta in bolletta è infatti la somma della componente energia e dell'elemento fisso stabilito dall'Autorità per l'energia che include imposte, costi di trasporto e oneri di sistema, medesimi per tutti i consumatori. Le tariffe praticate dagli operatori di servizi energetici si baso su due diversi meccanismi in grado di determinare il prezzo: prezzo fisso e prezzo indicizzato. La differenza tra i due sistemi si trova nella maggior sicurezza data dal prezzo fisso che può, in caso di calo degli indici, risultare più oneroso rispetto al prezzo indicizzato. La scelta del prezzo indicizzato infatti sottintende la previsione che nel periodo di tempo scelto i valori di riferimento tenderanno a calare o restare costanti mantenendo il prezzo al di sotto del fisso. Quello indicizzato offre quindi la possibilità di risparmiare accettando il rischio di un rincaro, quello fisso propone sicurezza e stabilità ad un costo maggiore. Il prezzo fisso consiste nella stipulazione di un contratto di durata definita su proposta dell'operatore che generalmente ha validità di sei, dodici o ventiquattro mesi. Il prezzo da pagare per unità energetica consumata è preventivamente accordato e resta invariato per l'intera durata del rapporto. Al termine del periodo il cliente ha facoltà di stipulare un nuovo contratto oppure rivolgersi ad altri fornitori più vantaggiosi. In questo meccanismo di calcolo l'unica variabile che determina il prezzo in bolletta è rappresentata dalla quantità di gas o energia elettrica consumata, moltiplicata per il prezzo ad unità. Si tratta della metodologia di calcolo più semplice, adatta a clienti che non intendono assumere rischi o valutare le potenzialità del mercato nei mesi seguenti. Il prezzo indicizzato invece rappresenta un valore variabile sulla base di alcuni parametri stabiliti dal fornitore del servizio. L'insieme di questi è chiamato indice e varia in funzione del prezzo di qualcosa, ad esempio del gas all'ingrosso. Il costo in bolletta è conosciuto solo al momento della fornitura mentre all'inizio è noto solamente l'indice di riferimento. Ogni operatore energetico ha facoltà di proporre il proprio indice arricchendolo con tutti gli elementi che ritiene necessari con l'obbligo di illustrarli al cliente. Oltre ad una sintetica descrizione è tenuto ha fornire il dato relativo al massimo raggiunto negli ultimi dodici mesi e il relativo periodo. Molti operatori si affidano all'indice utilizzato dall'Autorità per l'energia per il suo tariffario, proponendolo scontato. Questo indice comune è composto da elementi misti quali valore dei contratti di importazione, prezzo sul mercato a termine, costo di gas all'ingrosso e petrolio al barile.