La bolletta di chiusura è una fattura che il fornitore spedisce al cliente che ha presentato richiesta di voltura, comunicato la volontà di cessare la fornitura oppure sta effettuando il cambio di fornitura sottoscrivendo un'offerta commerciale del mercato libero più conveniente. È bene ricordare che in nessuna bolletta di chiusura, né per la fornitura della luce elettrica né per la fornitura del gas naturale, è presente una penale da parte del fornitore. A seguire un breve approfondimento su quando arriva la bolletta di chiusura e quali sono gli importi fatturati in questa speciale fattura.

Quali sono le tempistiche della bolletta di chiusura?

La bolletta di chiusura arriva 8 giorni prima dopo che sono trascorse sei settimane dalla cessazione della fornitura. Se il recapito è immediato (in questo caso si parla di bolletta elettronica), la bolletta di chiusura arriva due giorni prima trascorse le sei settimane. Qualora il fornitore non rispetti le tempistiche indicate qui sopra, il cliente ha diritto di ricevere un rimborso sotto forma di indennizzo da parte del fornitore. Gli importi di tali indennizzi sono stabiliti dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). La somma corrisponde a 4 euro se il ritardo è pari a un massimo di 10 giorni. Dopo i 10 giorni, la somma dovuta come rimborso da parte del fornitore all'ex cliente è di 22 euro.

Quali sono gli importi della bolletta di chiusura?

La bolletta di chiusura è a tutti gli effetti una bolletta di conguaglio. In quanto tale, vengono dunque conteggiati gli importi non fatturati in precedenza. Quando il saldo è positivo, l'utente deve pagare l'importo inserito nella bolletta di chiusura.