Se ti stai chiedendo come leggere la bolletta del gas e della luce qui puoi capire da quali voci è composto il prezzo delle bollette, quali sono le voci di spesa - tra cui le quote fisse e quelle variabili. Infatti, la difficoltà nel leggere la bolletta della luce e comprendere quali siano le cosiddette quote fisse è un problema più diffuso di quanto si possa pensare. Vediamo insieme come leggere la bolletta, quali sono le spese fisse gas e luce e quali invece variano a seconda dei consumi.

Bolletta quota fissa

Le voci presenti sulla bolletta sono molteplici: alcune variano a seconda dei consumi del cliente, altre fanno riferimento a quote fisse. Infatti, l’utente non corrisponde solamente la quota relativa ai consumi effettuati, bensì un prezzo finale che si compone anche di spese fisse e dunque invariabili.

Sia per le bollette del gas sia per quelle della luce, le quote fisse sono quelle voci di costo che non dipendono dai consumi del cliente e, di conseguenza, prescindono dall’utilizzo dell’energia e sono presenti in bolletta anche quando il consumo è pari a zero. 

L’importo delle quote fisse viene stabilito in €/cliente, come molte altre, dall’ARERA, ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e non dai fornitori o dai distributori. 

Le quote variabili, al contrario, sono soggette a cambiamenti nel tempo e sono stabilite direttamente dal fornitore di energia; sono applicate in €/kWh.

Costi fissi bolletta luce

È opportuno ricordare che le componenti che concorrono a formare il prezzo finale della bolletta della luce sono:

  • Spese per la materia prima energia: si riferisce ai costi sostenuti dal fornitore, il quale acquista l’energia e la rivende fornendo un servizio al proprio cliente;
  • Spese per il trasporto e la gestione del contatore: costi sostenuti per il trasporto e la distribuzione dell’energia e per la gestione dei contatori da parte del fornitore;
  • Spese per gli oneri di sistema: costi riconducibili ad attività relative al sistema elettrico, quali ad esempio i finanziamenti per le fonti rinnovabili;
  • Imposte: IVA, applicata sul costo finale della bolletta, e accise, dipendenti dal consumo energetico del cliente.

Relativamente alle imposte, è bene sapere che per i clienti con contratti ad uso domestico residenti, l’IVA è applicata al 10%. Al contrario, per i clienti con contratti da non residenti o per i cosiddetti “altri usi”, l’IVA viene applicata al 22%.

L’accisa, o imposta erariale di consumo, invece, viene applicata unicamente in conseguenza dei consumi energetici del cliente.

Delle voci di costo sopra elencate, dunque, le quote fisse fanno riferimento alle spese per gli oneri di sistema e a quelle per il trasporto e la gestione del contatore. Viceversa, le spese per la materia prima energia sono da intendersi come quote variabili e dunque dipendenti dal consumo che ne fa il cliente.

Spese fisse bolletta luce

Come precedentemente accennato, la quota fissa energia elettrica è quella che riguarda la spesa per oneri di sistema e per il trasporto e la gestione del contatore, regolamentata dall’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico (ARERA). Quest’ultima fissa la quota con cadenza periodica che è, ovviamente, la medesima per tutti i fornitori.

È tuttavia doveroso sottolineare che la differenza tra quote fisse e quote variabili non è sempre così evidente. Nello specifico, le spese riconducibili al trasporto e alla gestione del contatore, hanno a loro volta componenti fisse e componenti variabili:

  • Quota fissa: non dipende dai consumi del cliente;
  • Quota variabile: viene calcolata in base ai consumi del cliente e quindi alla quantità di energia che è necessario trasportare;
  • Quota potenza: varia in funzione della potenza del contatore.

Anche per le spese relative agli oneri di sistema vi è una quota fissa indicata dall’Autorità ed una variabile che cambia a seconda dei consumi effettivi del cliente.

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Costi fissi bolletta gas

Così come per la bolletta della luce, anche per quella del gas esistono costi fissi e costi variabili che è opportuno saper distinguere. Le componenti che entrano in gioco sono pressoché le medesime:

  • Spesa per la materia gas naturale: costi relativi all’acquisto della materia prima e alla commercializzazione di questa;
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: costi riconducibili a trasporto, stoccaggio, distribuzione della materia prima e gestione del contatore da parte del fornitore;
  • Spesa per gli oneri di sistema: costi relativi ad attività generali di gestione del sistema gas;
  • Imposte: IVA, accise ed addizionale regionale.

È necessario precisare che l’IVA, anche in questo caso, è applicata sul totale della bolletta e che le accise dipendono dal consumo del cliente e crescono a seconda del superamento di precise soglie di consumo annuo

L’addizionale regionale, invece, viene definito in maniera autonoma da ogni regione, ad eccezione di quelle a statuto speciale in cui non è applicabile, e dipende dalla quantità di gas impiegata dal cliente finale.

Ad eccezione delle imposte e degli oneri di sistema, per tutte le componenti sopra elencate che concorrono a formare il prezzo finale del gas, vi sono una parte fissa ed una variabile.

Le quote fisse si applicano in €/cliente oppure in €/PDR al mese. Il codice univoco PDR, Punto Di Riconsegna, identifica l'utenza del gas: si riferisce al punto in cui il cliente preleva il gas consegnato dal proprio fornitore. Si tratta di un codice a 14 cifre.

Le quote variabili, invece, si applicano in €/SMC, intendendo per SMC lo standard metro cubo: l’unità di misura del gas che ne rappresenta il volume.

Quota fissa gas

I costi fissi bolletta gas metano, dunque, sono presenti in tutte le componenti della bolletta. In particolare, le spese per la materia gas naturale si articolano in una quota fissa €/anno che viene applicata anche in assenza di consumo, solamente per avere l’utenza attiva, e in una quota energia che dipende dal consumo del cliente. Quest’ultima può variare a seconda dei fornitori.

Altrettanto si può dire per le spese riconducibili al trasporto e alla gestione del contatore del gas, che presentano quindi una quota fissa regolamentata dall’ARERA e una che è influenzata dai consumi energetici.

Infine, per quanto riguarda le spese relative agli oneri di sistema, è importante sapere che queste sono stabilite dall’Autorità con cadenza trimestrale e non dipendono assolutamente dai consumi effettivi.

In tutte le bollette gas, anche in quelle di Sorgenia, sono indicati i costi fissi, ossia quelli indipendenti dal consumo, distinguibili rispetto a quelli variabili che cambiano in base ai consumi effettuati.