Un punto di osservazione diverso può fornire soluzioni diverse e forse più efficaci. È sicuramente questo il principio che da anni ispira il programma Copernicus e Sentinel-7, che oggi arriva a una svolta, fatta di ricerca scientifica e tecnologica, messa a disposizione dallo spazio per “raddrizzare” il pianeta Terra. 

A Copernicus adesso si avvarrà di una “sentinella”. È stato infatti presentato durante la Settimana Europea dello Spazio di Helsinki l'aggiornamento dell'ormai famoso programma satellitare gestito dall'Agenzia Europea dello Spazio, l'Esa. 

Sentinel-7, l'evoluzione di Copernicus 

Il programma Copernicus riassume tutta l'attività dell’Unione europea per monitorare la Terra e i suoi ecosistemi, fornendo allo stesso tempo alle popolazioni la giusta informazione e preparazione nel caso in cui si verifichino catastrofi naturali o disastri ambientali di origine dolosa. 

Incentrato su una solida base scientifica e sostenuto finanziariamente per decenni dall’Unione Europea, il programma Copernicus rappresenta la sintesi giusta di anni e anni di cooperazione tra diversi Paesi dell'UE nell'ambito della ricerca spaziale e dello sviluppo tecnologico, trasferito all'industria aerospaziale. 

Fornisce costantemente a cittadini, istituzioni, scienziati e imprese un’enorme quantità di informazioni sul nostro pianeta, in forma completa, gratuita e aperta. Nel 2014 è stato lanciato il primo satellite Sentinel del programma europeo di osservazione e monitoraggio della terra. 

Da allora sono stati compiuti molti passi in avanti per comprendere meglio il nostro pianeta e per queste attività l'Unione Europea ha stanziato 8 miliardi di euro, di cui 4,3 miliardi per il periodo 2014-2020, per mettere in orbita una flotta di satelliti Sentinel, che entro il 2025 avrà in orbita la versione 7.

Copernicus misura continuamente il polso del nostro pianeta e ci consente di anticipare i cambiamenti ambientali per comprendere meglio l'impatto sulla società. Grazie agli strumenti di monitoraggio, viene prodotta una mole enorme di dati su cambiamenti climatici, qualità dell'aria, terra, mari e oceani per la comunità scientifica, come il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, l'IPCC, e per i responsabili politici. 

Monitora anche le catastrofi ambientali, fornendo mappe accurate agli operatori di soccorso. Di recente, il programma ha contribuito a rilevare anche gli incendi in Amazzonia.

In pochi anni, Copernicus è diventato il più grande fornitore di dati spaziali al mondo, producendo 12 terabyte di dati al giorno, che vengono utilizzati da oltre 300.000 utenti, numero raddoppiato ogni anno dal 2014. 

Sentine-7 e Copernicus, una mole enorme di dati a disposizione di tutti

La particolarità del programma Copernicus sta tutta nella disponibilità gratuita di dati, distinguendosi così da altri progetti spaziali internazionali. Se si esclude il servizio meteorologico, nessun altro programma di questa scala è in grado di coprire simultaneamente le tre principali caratteristiche di Copernico, vale a dire monitoraggio dell'ambiente in tutti gli scomparti del sistema terrestre, servizi operativi 24 ore al giorno e una politica di dati aperti. 

Con l'arrivo di Sentinel-7, nel prossimi 5 anni la raccolta dati subirà un'accelerazione sensibile. Si passerà infatti dalla visualizzazione di 15 chilometri quadrati di superficie terrestre a ogni passaggio del satellite a ben 250. Considerando che i tre satelliti che entreranno in orbita tra circa 5 anni, avranno una media di 14 passaggi al giorno. 

I dati trasmessi verranno analizzati per individuare da dove provengono le emissioni di C02. È questa la novità straordinaria, perché fino ad oggi i satelliti non consentivano l'individuazione esatta delle fonti specifiche di emissioni di carbonio. Un limite enorme per gli studiosi, che considerano molto più rilevante l'individuazione della fonte, piuttosto che la misurazione della quantità di CO2. 

Misurazioni innovative destinate anche ad avere un peso nelle relazioni diplomatiche tra stati che si riconoscono negli stessi obiettivi di abbattimento delle emissioni. Grazie a Sentinel-7 sarà possibile infatti stabilire chi e come non sta facendo la propria parte.