La riduzione delle emissioni dannose, la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile sono temi di grande importanza non solo per i cittadini, ma anche per le aziende. Dare il proprio concreto contributo al raggiungimento degli obiettivi, che sono stati fissati dall’Unione Europea in materia di riduzione dei gas serra, è infatti una priorità e un dovere per tutti coloro che desiderano consegnare alle generazioni future un Pianeta migliore. 

In questo contesto si inserisce un nuovo concetto di sostenibilità per le imprese, non più strettamente legato a parametri economici classici, ma da mettere in relazione ad un progetto di sviluppo intelligente e responsabile nei confronti della Terra e di chi la popola. 

Sostenibilità ambientale: significato

La sostenibilità ambientale è un concetto che sta acquisendo un’importanza crescente per i privati e soprattutto per le aziende che desiderano ridurre le conseguenze del proprio passaggio sulla Terra. Questo tema è al centro dell’Agenda ONU 2030 che definisce gli ambiti di intervento all’interno dei quali agire per ridurre le emissioni dannose entro il 2030. Per comprendere appieno il concetto della sostenibilità ambientale è opportuno ripercorrere la storia di questo termine e le tappe salienti del movimento ambientalista che gli è strettamente legato. 

La parola “sostenibilità” è comparsa per la prima volta durante la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente nel 1972, ma è stata codificata solo nel 1987, con la pubblicazione del rapporto Brundtland: all’interno di questo documento viene definito come sostenibile un modello di sviluppo che è capace di soddisfare i bisogni del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di poter fare altrettanto. Appare evidente come questa definizione sia l’esito di una presa di coscienza della finitezza delle risorse del pianeta che, di conseguenza, devono essere preservate. Il significato di sostenibilità ambientale definisce quindi gli aspetti chiave dello sviluppo sostenibile, responsabile - a sua volta - delle azioni che possono essere messe in campo da istituzioni, aziende e privati in tutto il mondo. 

Un primo passo in questa direzione è stato compiuto dall’Agenda 21, adottata al termine della Conferenza ONU su ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992. Successivamente, nel 2015, l’ONU ha ampliato il piano di interventi ambientali, definendo l'Agenda 2030 all’interno della quale sono contenuti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Il documento contiene le raccomandazioni utili per poter migliorare la vita della popolazione di tutto il mondo e, al tempo stesso, tutelare gli ecosistemi del Pianeta. Il 2016 ha rappresentato l’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile con la speranza che, nei 15 anni successivi, i paesi possano impegnarsi continuativamente nel loro raggiungimento. Le aree di intervento dei 17 obiettivi riguardano aree di interesse comune come la lotta alla povertà e al cambiamento climatico e l'eliminazione della fame nel mondo. Inoltre, è opportuno soffermarsi su come questi siano obiettivi comuni, nella dimensione in cui riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui, nessuno escluso. 

Se da una parte, quindi, il concetto di sostenibilità è tradizionalmente legato a quello di tutela dell’ambiente, dall’altra nell’ultimo periodo il significato di questo termine ha subito una profonda evoluzione: si è passati infatti da una visione che includeva solo gli aspetti ecologici e ambientali, ad una che comprende anche la dimensione economica, sociale e di governance

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Sostenibilità ambientale in azienda

La sostenibilità e in particolare la necessità di creare un modello di sviluppo sostenibile in azienda sono diventati obiettivi prioritari per molte imprese del nostro Paese e non solo. 

Il rapporto tra imprese e sostenibilità ambientale si articola su diversi piani che riguardano non solo la dimensione ambientale, ma anche quella sociale e della governance stessa. Per quanto riguarda la prima categoria, dei 17 obiettivi individuati dall’Agenda 2030, tre sono quelli che riguardano da vicino l’ambiente:

  • misure di lotta al cambiamento climatico (SDG 13); 
  • conservazione di oceani e mari e cura delle risorse marine (SDG 14);
  • uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, dalla gestione delle foreste al contrasto alla desertificazione e alla perdita di biodiversità (SDG 15);

Oltre a quanto previsto dall’Agenda ONU 2030, la sostenibilità non è più una scelte per le azienda ma un dovere nei confronti delle generazioni future. A confermalo è una recente indagine realizzata da LinkedIn e pubblicata dalla CNBC secondo la quale l’86% dei millennial prenderebbe in considerazione la possibilità di ridurre il proprio stipendio a condizione di lavorare in un’azienda con cui condivide missione e valori quali il rispetto dell’ambiente e l’integrazione sociale. Questo dato è particolarmente interessante per le aziende che percepiscono in maniera sempre più insistente la necessità di fidelizzare i propri dipendenti, riducendo i costi dei turnover. 

In aggiunta ai vantaggi nei confronti dei propri collaboratori, l’indagine sottolinea come le imprese che hanno all’interno del proprio DNA aziendale il concetto di sviluppo sostenibile hanno performance migliori sul mercato rispetto alle concorrenti della stessa categoria. 

Indicatori di sostenibilità ambientale

Misurare la sostenibilità ambientale di un’azienda è diventato importante per due principali ragioni: da una parte è rilevante poter misurare le conseguenze della propria attività dal punto di vista ecologico e sociale e, dall’altra, la misurabilità della sostenibilità diventa sempre più rilevante agli occhi di potenziali investitori e partner. Da questo punto di vista, le aziende che pongono attenzione alle conseguenze del proprio passaggio sulla Terra si dimostrano più interessanti agli occhi di chi desidera sostenere la crescita di un determinato progetto imprenditoriale. 

Sebbene manchino ancora degli indici universalmente riconosciuti per misurare la sostenibilità di un’azienda, le principali agenzie di rating hanno sviluppato dei parametri che declinano questo concetto non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e della governance stessa. Una delle principali criticità degli indicatori di rating della sostenibilità risiede nella possibilità di misurarli e confrontarli tra loro. Proprio per questo è cruciale individuare dei KPI (Key Performance Indicator) che consentano di raccogliere dati misurabili attraverso strumenti e sistemi chiari e condivisibili. 

Fin dagli anni ‘90 sono stati individuati i primi indici di sostenibilità ambientali riconosciuti a livello internazionale che vengono raggruppati in diverse categorie, tra cui: 

  • Indicatori di efficacia: misurano il rapporto tra un obiettivo prestabilito in ambito di politica ambientale e risultato raggiunto. Un esempio può essere l'obiettivo di raccolta differenziata. 
  • Indicatori descrittivi: hanno lo scopo di descrivere la situazione reale dell’azienda in relazione ai problemi ambientali e, per questo, sono espressi in unità fisiche. A titolo esemplificativo, un indicatore descrittivo è rappresentato dalle emissioni di anidride carbonica (espressa in tonnellate). 
  • indicatori del benessere totale: misurano la sostenibilità totale dell’azienda, come - ad esempio - l’impronta ecologica. 

Secondo uno studio condotto dalla rivista GreenTire, in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano , per misurare la sostenibilità della propria azienda possono essere considerati cinque indicatori principali: 

  1. Conformità alla normativa vigente: un primo elemento da considerare è la capacità dell’azienda di rispettare le Leggi e gli standard nazionali e internazionali previsti per il proprio settore di competenza. 
  2. Quantità di materie prime utilizzate: questo secondo elemento è di grande attualità in quanto calcolato sulla quantità di emissioni dannose e rifiuti prodotti dall’azienda stessa. Si tratta di un indicatore che coinvolge sia la parte economica che quella ambientale dell’azienda. 
  3. Supply Chain: affinché un’azienda possa definirsi veramente sostenibile è necessario considerare l’intero ciclo vitale del prodotto che offre, analizzandone l’intera filiera produttiva, dal reperimento delle materie prime fino allo smaltimento finale. Da questo punto di vista, infatti, è importante sapere se il produttore utilizza fonti d’energia rinnovabile o la quantità di anidride carbonica emessa durante il trasporto del prodotto.
  4. Impatto sociale: un elemento da non sottovalutare è la modalità attraverso la quale l’azienda si inserisce nel contesto sociale in cui opera. In particolare vengono valutati i rapporti nazionali e internazionali della filiera produttiva, nonché l’impatto sul territorio locale in cui opera. Al tempo stesso, questo indicatore considera la qualità della vita dei lavoratori dell’azienda e le eventuali conseguenze che l’azienda può avere sulla comunità locale. 
  5. Effetti ambientali: vengono valutate le conseguenze ambientali dell’attività dell’azienda e, più in generale, se l’impresa ha previsto delle procedure di sicurezza per ridurre i danni di eventuali eventi negativi. 

Appare evidente come questi siano solo alcuni degli indicatori che possono misurare la sostenibilità di un’azienda: è opportuno tenere presente - infatti - che questo aspetto può essere misurato anche dalle attività collaterali e dai progetto sociali e ambientali che vengono portate avanti per compensare le emissioni dannose della propria filiera produttiva. 

Iniziative di sostenibilità ambientale

Data l’importanza del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità i principali player del settore energetico e non solo si stanno impegnando in iniziative a supporto della riduzione delle emissioni dannose per il Pianeta. 

Sono proprio le imprese il primo motore dell’innovazione e quelle che possono dare il proprio concreto contributo alla tanto necessaria transizione energetica verso un'economia più green e attenta agli sprechi. Tutte le iniziative - a prescindere dall'ambito di applicazione -  declinano il concetto di sostenibilità nei tre ambiti (ambientale, sociale e di governance) che sono stati sopra descritti, individuando le soluzioni tecnologicamente più avanzate. 

Ad esempio, Sorgenia promuove l’iniziativa “energia dei giovani”, ovvero mette a disposizione delle borse di studio per maturandi che vogliono proseguire i loro studi con percorsi incentrati sull’ambiente e la sostenibilità, con l’obiettivo di contribuire ad una crescita sostenibile e ad uno sviluppo che tuteli le persone e l’ambiente. 

Per noi le aziende devono impegnarsi per dare un contributo concreto alla società odierna, e anche a quella che ci sarà un domani, per questo è necessario sostenere i giovani e le loro idee con fiducia nell’innovazione, che per Sorgenia non significa solo tecnologia. 

L’azienda mostra il suo impegno per un futuro più sostenibile impegnandosi anche  nell’utilizzo di fonti rinnovabili per la fornitura di energia elettrica. Questa scelta è spesso figlia della necessità di individuare nuove soluzioni più sostenibili al problema del surriscaldamento globale e delle emissioni dannose che provengono dalla filiera produttiva del mondo energetico. 

Sorgenia è da sempre in prima linea e ha fatto della sostenibilità ambientale un elemento fondamentale del proprio DNA: infatti, l’energia elettrica che arriva nelle case dei suoi clienti proviene unicamente da fonti d'energia rinnovabile. La scelta di proporre un’energia green è coerente con i valori aziendali di cui è portavoce.

Al tempo stesso si ricorda che viene offerta la possibilità di calcolare, tramite l’apposita applicazione per smartphone la propria impronta ecologica e comprendere come poter ridurre le conseguenze del proprio passaggio sulla terra. 
Infine non bisogna sottovalutare la possibilità di partecipare alla prima comunità ecologica: il programma fedeltà Greeners, un progetto con cui la digital energy company supporta la rivoluzione green nel nostro Paese. L’obiettivo di questa community è di incentivare nel quotidiano azioni che permettano di diminuire l’inquinamento ambientale, coinvolgendo gli utenti nel compiere missioni sostenibili, come l’adozione di comportamento virtuosi e buone pratiche ecologiche. Queste missioni permettono di guadagnare Green Coins: crediti speciali con cui è possibile riscattare premi di diversa natura: buoni acquisto, buoni regalo, ma anche la possibilità di supportare iniziative sostenibili con cui aiutare concretamente l’ambiente e la società; un’ulteriore testimonianza dell’importanza che per l’azienda riveste la salute del pianeta e dei suoi abitanti.