Quali documenti sono necessari per la richiesta di subentro

Se si ha la necessità di richiedere un subentro dell'energia elettrica che sia per un contatore presente ma mai utilizzato, o per un contatore precedentemente utilizzato da un altro inquilino e in seguito piombato, serviranno alcuni documenti. Tale documentazione bisogna averla al momento della richiesta e quindi deve essere preparata prima in modo da accelerare i tempi di subentro. La documentazione necessaria riguarda i dati di chi si intesta il contratto e quindi il codice fiscale e la carta di identità in corso di validità. Bisogna aggiungere inoltre le informazioni di contatto come email e recapito telefonico. Infine saranno richiesti al cliente l'indirizzo di residenza, l'indirizzo in cui è situato il contatore da attivare ed un recapito a cui inviare le fatture che seguiranno. Un'altra informazione che verrà richiesta all'utente è il codice POD che si può trovare facilmente su una delle precedenti bollette intestate al vecchio inquilino oppure il codice cliente che si trova sul display del contatore stesso. Al momento dell'attivazione si può richiedere la stessa potenza in kw già presente nel precedente utilizzo, oppure si può chiedere una modifica. Se non si è a conoscenza della potenza attuale sarà attivata quella già presente e in seguito si potrà richiedere l'aumento o la diminuzione di kw. Il pagamento si può effettuare tramite addebito diretto in banca, se si vuole richiedere questa forma di agevolazione si deve fornire il proprio IBAN.

Come confermare la richiesta del subentro energia elettrica

Raccolta la documentazione necessaria e compilato ogni campo della richiesta, si passa alla conferma del nuovo contratto, per fare questo si potrà scegliere tra la registrazione telefonica che prevede che il cliente risponda alle domande che gli vengono poste confermando la volontà di attivare un nuovo contratto. La conversazione viene registrata e vale come firma a tutti gli effetti. Un altro metodo è l'invio della documentazione per email, il richiedente deve quindi, scaricare il materiale ricevuto, stamparlo, firmarlo e inviarlo di nuovo al fornitore tramite scansione ed email o il fax. Chi predilige la firma elettronica può servirsi di questo metodo fornendo il proprio numero di telefono e l'email al gestore prescelto. Il fornitore invierà una password con la quale il cliente effettuerà una firma elettronica a conferma dell'avvenuta attivazione del contratto. Questo metodo è il più rapido e si può effettuare direttamente da casa.

Quanto costa il subentro energia elettrica

I costi di attivazione variano a seconda dei diversi fornitori di energia elettrica. In media si deve versare un contributo fisso di 26,12 euro che vanno a coprire i costi amministrativi. Inoltre vi sono i costi del servizio che possono variare notevolmente ma che generalmente sono tra i 20 euro e i 60 euro.

Tempi di attivazione contatore energia elettrica

Le autorità competenti hanno stabilito un termine di 7 giorni entro cui deve essere riattivato un contatore di energia elettrica che sono calcolati a partire dal giorno in cui è stata effettuata la richiesta. Il fornitore prescelto ha 2 giorni lavoratore per inviare la richiesta al distributore il quale a sua volta, ha 5 giorni lavorativi per mettere in atto tutte le procedure e giungere all'attivazione del contatore. In caso di ritardi l'utente avrà un rimborso di 35 euro, se il ritardo copre un lasso di tempo pari al doppio delle tempistiche previste il cliente avrà un rimborso di 70 euro, mentre se il ritardo è pari al triplo del tempo indicato, il fornitore dovrà risarcire il cliente con 105 euro.