Quando si stipula un contratto relativo alla fornitura della luce di casa propria, bisogna tenere conto di una serie di parametri. Uno di questi è rappresentato dalla tipologia di tariffa luce, che viene di solito mostrata in tre versioni differenti: la monoraria, la bioraria e la multioraria. Scopriamo insieme le caratteristiche e le differenze fra i tre generi.

La tariffa luce monoraria

Quando si sceglie di sbloccare la formula relativa alla tariffa monoraria, l'energia elettrica mantiene sempre lo stesso costo esatto durante tutta la giornata. Non ci sono differenze riguardanti orari e giorni feriali o festivi. A qualsiasi ora si sceglie di utilizzare un determinato servizio tramite l'energia elettrica, il contatore ha sempre lo stesso settaggio e la spesa a consumo resta identica. Questa tariffa luce viene utilizzata da diverse compagnie appartenenti al cosiddetto mercato libero ed è valida sia per un'utenza residenziale che per una di tipo business.

La tariffa luce bioraria

La tariffa bioraria si contraddistingue rispetto a quella monoraria perché costa in base all'orario nel quale si riscontra un determinato consumo d'energia elettrica. Il garante per il gas e l'energia ha decretato due fasce orarie ben precise, che ciascuna compagnia deve necessariamente rispettare. La prima è riservata alle ore di punta (F1) e riguarda tutti i consumi compresi fra le ore 8 e le 19 dal lunedì al venerdì, ad eccezione dei giorni festivi. La seconda fascia oraria riguarda tutti gli altri orari non compresi fra quelli già citati e viene denominata F23, dove 2 sta per le ore di alto carico e 3 per quelle considerate vuote. Buona parte delle compagnie del mercato libero adotta tale tecnica, che risulta addirittura obbligatoria per i clienti finali che accedono al regime di maggior tutela.

La tariffa luce multioraria

Un discorso a parte lo merita senz'altro la tariffa luce multioraria, che è ancora più elaborata rispetto ai due generi precedenti. Infatti, tale formula suddivide i consumi di corrente elettrica in tre fasce. La prima è la F1 e coincide con le già citate ore di punta. La seconda fascia è la F2 e corrisponde alle ore ad alto carico, cioè dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 9 e dalle 19 alle 24 e il sabato dalle 8 alle 24, festivi esclusi. La terza è la F3 e corrisponde a tutti gli orari settimanali non compresi né in F1 né in F2. Le forniture ai clienti non domestici e quelle del mercato libero sono coloro che danno un servizio di questo genere.

Quale delle tre tariffe luce scegliere per la propria struttura

La scelta della giusta tariffa luce può richiedere un po' di tempo, ma con poco impegno si può trovare la formula perfetta per la propria destinazione d'utilizzo. Coloro che fanno parte del regime di maggior tutela dovrebbero selezionare la tariffa monoraria in caso di consumi in F1 piuttosto limitati. Se invece questi ultimi salgono al di sopra della soglia del 33%, diventa leggermente più conveniente la bioraria, ma con differenze non troppo marcate. Abbastanza sconsigliata la multioraria, che può nascondere diverse insidie per chi intende prediligerla.