La corrente che utilizziamo per diverse attività quotidiane compie un lungo percorso prima di arrivare all’utente, che va dalla produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Sebbene i processi di trasmissione e distribuzione siano spesso confusi l’uno con l’altro, è utile dire che tra i due intercorrono poche, ma significative differenze.

La distribuzione dell’energia permette alla corrente elettrica di arrivare al consumatore finale: per questo motivo, il percorso che essa deve compiere è più breve rispetto a quello della trasmissione; di conseguenza, la tensione necessaria a percorrere distanze minori è quindi inferiore. 

Le linee di trasmissione dell’energia invece portano l’elettricità dalle centrali di produzione alle sottostazioni; le distanze percorse dalla corrente in questa fase coprono diversi km, dato che molto spesso possono condurre l’elettricità anche da una parte all’altra del Paese, o addirittura esistono linee di trasmissione tra una Nazione e l’altra.

Inoltre, occorre specificare che nel passaggio da una linea all’altra la corrente passa attraverso trasformatori che ne modificano la tensione. 

In Italia, come in moltissimi altri Stati, per ragioni di efficienza e comodità la trasmissione dell’energia è affidata a un unico operatore: l’azienda Terna; quando invece si parla di distribuzione agli utenti, subentrano una serie di società che agiscono nell’ambito del mercato libero o in quello tutelato. 

Trasmissione energia elettrica senza fili

Da alcuni anni si parla di trasmissione di energia elettrica senza fili. Molto spesso infatti sono state mosse diverse critiche al sistema di trasmissione composto da grandi piloni in cemento collegati da grossi fili posti solitamente ai lati delle strade, che influiscono negativamente sul paesaggio circostante.

Inoltre, la trasmissione di energia senza fili risulterebbe molto più sicura e comoda, in quanto non esporrebbe a danni causati per esempio dal crollo dei grandi pali di cemento o dal pericolo di cortocircuito che potrebbe causare incendi molto vasti. 

Un altro vantaggio della trasmissione di energia elettrica senza fili consiste nel fatto che grazie a questa tecnica è possibile creare sistemi energeticamente autosufficienti, che potrebbero essere sfruttati per esempio all’interno di automobili elettriche in grado di auto ricaricarsi durante il viaggio: in questo modo, non ci sarà più la necessità di fermarsi nelle apposite stazioni di ricarica e sarà garantita una maggiore efficienza.

Il primo a parlare di trasmissione di energia elettrica senza fili fu Tesla. Infatti, alla fine dell’Ottocento aveva già condotto alcuni esperimenti che lo avrebbero avvicinato a questa innovazione.

Egli partì dall’idea di poter trasmettere energia elettrica attraverso mezzi naturali quali acqua, terra e aria: aveva infatti scoperto che il Pianeta fosse un ottimo conduttore di energia elettrica. Inoltre, osservando i fenomeni temporaleschi, si rese conto del fatto che l’intensità della corrente generata dai fulmini cresceva sempre di più con l’aumentare della distanza. 

Dopo l’osservazione, procedette con l’esperimento: con la sua bobina da 100 milioni di Volt riprodusse la stessa energia prodotta dal temporale, riuscendo a trasmettere 10.000 watts a una distanza di 40 km.

Nikola Tesla era anche convinto del fatto che lo strato posto a 80 km di profondità sotto la superficie terrestre, detto ionosfera, fosse fortemente conduttore: secondo i suoi studi quindi chiunque avrebbe potuto ricevere energia elettrica gratuitamente semplicemente piantando un’antenna nei pressi della propria abitazione. 

Le scoperte di Tesla rimasero segrete per volontà dello scienziato stesso; l’idea di trasmettere energia elettrica senza fili in tutto il globo in maniera gratuita andava infatti contro ogni interesse delle grandi aziende che si occupavano di questa funzione.

Negli ultimi anni però i brevetti di Tesla sono stati rivalutati e alcuni scienziati stanno lavorando per provare a mettere in pratica le congetture sulla trasmissione di energia elettrica senza fili. 

Trasmissione dati rete elettrica

Grazie all’impianto di corrente elettrica è possibile creare una rete internet locale più sicura e più efficiente. Si tratta di un metodo di trasmissione dati su rete elettrica, che diventa possibile grazie all’utilizzo di dispositivi powerline.

Se per esempio all’interno di un’abitazione ci sono stanze non coperte dalla rete, sarà possibile in questo modo estendere la connessione internet anche in queste aree. 

I dispositivi powerline sono molto facili da utilizzare e vengono solitamente venduti in coppia: il primo adattatore va collegato tramite cavo Ethernet al router, e successivamente inserito all’interno di una presa della corrente; l’altro invece deve essere posto, sempre in una presa della corrente, nelle stanze in cui si vuole portare la rete wifi. Per abbinare i due dispositivi occorre solamente premere un piccolo tasto presente su di essi.

La trasmissione di dati via rete elettrica con adattatori powerline possiede alcuni vantaggi:

  • Semplicità di installazione;
  • Velocità: anche se essa varia in base all’efficienza dell’impianto elettrico e alla qualità della connessione internet;
  • Maggiore stabilità del segnale;
  • Sicurezza: i dati viaggiano su cavi di rame all’interno dell’abitazione e pertanto sono meno esposti a azioni di hackeraggio e violazione della privacy.

Distribuzione energia elettrica

La distribuzione della corrente elettrica è l’ultimo passaggio all’interno del percorso che l’elettricità compie da quando viene prodotta fino al consumatore finale.

Infatti, la distribuzione è il processo mediante il quale la corrente, dopo essere stata trasmessa su lunghe distanze grazie a una tensione molto alta, arriva nelle stazioni intermedie, dalle quali poi viene distribuita con a tensione minore per motivi di sicurezza al consumatore, ossia a abitazioni private, uffici e edifici pubblici e privati. 

Il procedimento avviene grazie a una complessa rete di distribuzione dell’energia elettrica, la quale comprende linee elettriche diversificate: ci sono infatti quelle a bassa (meno di 1000 V), media (tra 1 e 30 kV), e alta tensione (tra 30 e 400 kV).

Per questo motivo la rete elettrica è molto articolata. Al suo interno sono presenti alcuni dispositivi in grado di regolarne l’intensità in base alla potenza richiesta. 

In Italia, mentre la trasmissione è affidata a un’unica azienda, la distribuzione dell’elettricità è invece dal 2007 appannaggio di più società, le quali sono regolate da una libera concorrenza.

Esse solitamente cercano di attirare il cliente proponendo offerte che possano far risparmiare sulla bolletta.

Non bisogna però confondere il distributore al cliente con il distributore locale: ogni area geografica del territorio italiano infatti è affidata a un’azienda che si occupa della distribuzione in quella precisa zona. Il cliente non può selezionare il distributore locale, ma può invece scegliere con quale azienda che si occupa di distribuzione domestica stipulare un contratto.