L'accisa (imposta indiretta sul consumo) è una delle due imposte dell'energia elettrica. Insieme all'accisa è presente anche l'IVA (imposta sul valore aggiunto), con valori differenti rispetto al tipo di contratto sottoscritto dai titolari della fornitura. Infatti, gli utenti domestici hanno valori di imposta differenti rispetto agli utenti che hanno sottoscritto un contratto di luce elettrica per Altri usi. A seguire un breve approfondimento sull'accisa dell'energia elettrica 2019, con informazioni utili sul costo da pagare per l'accisa, sulla base del contratto di fornitura domestica o di fornitura per Altri usi.

Valore accisa energia elettrica 2019 per usi domestici

Chi ha sottoscritto un contratto di fornitura per la propria abitazione deve fare riferimento alla tabella dei prezzi stilata dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) relativa all'accisa per usi domestici. Il valore dell'accisa è pari a 0 (zero) se l'utenza fa registrare consumi pari o inferiori ai 150 kWh al mese. Invece, se i consumi superano il valore di 150 kWh al mese, l'Autorità italiana per l'Energia ha stabilito per il 2019 un'accisa pari a 0,027 euro/kWh.

Valore accisa energia elettrica 2019 per altri usi

Nella tabella dell'ARERA riferita all'accisa per l'energia elettrica 2019 figura anche la sezione relativa ai prezzi dell'imposta indiretta sul consumo relativi ai contratti per altri usi. Per consumi entro 200 mila kWh in un mese, l'imposta applicata su ciascun chilowattora consumato è di 0,0125 euro. Superati i 200 mila kWh di consumo, l'accisa scende a 0,0075 euro/kWh.