L'aliquota IVA (imposta sul valore aggiunto) è la seconda imposta presente nella bolletta di energia elettrica al momento della fatturazione dell'importo da pagare in relazione ai consumi effettuati. Accanto all'IVA, a concorrere alla sezione Imposte della bolletta energetica è anche l'accisa, imposta indiretta sul consumo. A seguire un breve approfondimento sull'aliquota Iva energia elettrica, con alcuni chiarimenti sulle differenze con l'accisa e il peso complessivo sui contratti di fornitura per usi domestici e altri usi.

Differenze tra aliquota IVA energia elettrica e accisa

L'aliquota IVA e l'accisa sono le due imposte presenti nella bolletta della luce. Tra le due però c'è una differenza di fondo. Da una parte, l'IVA è applicata al totale complessivo dell'importo dei Servizi di vendita e dei Servizi di rete. Dall'altra parte, l'accisa è basata sui consumi effettuati dal titolare della fornitura. Ciò significa che l'IVA ha un peso sempre uguale, indipendentemente dai chilowattora consumati dall'utente, a differenza dell'accisa che invece presenta valori diversi in base ai consumi in kWh generati dall'utenza.

Peso aliquota IVA sui contratti di fornitura per usi domestici

L'aliquota IVA per i contratti di fornitura per usi domestici ha un peso pari al 10 per cento sulla somma in euro dei Servizi di vendita e dei Servizi di rete. Qualora il contratto di fornitura sia per altri usi, l'aliquota IVA prevista dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sale al 22 per cento, più del doppio dunque rispetto all'aliquota prevista per le utenze domestiche.