La bolletta della luce elettrica include la sezione Imposte sotto le sezioni relative ai Servizi di vendita e ai Servizi di rete. L'IVA per l'energia elettrica è al 10 per cento, come stabilito dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Oltre all'IVA (imposta sul valore aggiunto), c'è anche l'accisa (imposta indiretta sul consumo). Come è facile intuire, le due tasse hanno un peso specifico diverso. A seguire un breve approfondimento sull'IVA energia elettrica al 10 per cento e le differenze tra accisa e aliquota IVA.

IVA energia elettrica al 10 per cento per usi domestici

L'aliquota IVA è stabilita dall'Autorità italiana per l'Energia. Quest'anno (2019, ndr), l'aliquota per gli utenti che hanno sottoscritto un contratto di fornitura per usi domestici è fissata al 10 per cento.

IVA energia elettrica al 22 per cento per altri usi

Diversamente da quanto accade per le utenze domestiche, l'aliquota IVA energia elettrica sale al 22 per cento per chi ha sottoscritto un contratto di fornitura per altri usi. Anche in questo caso, a fissare la percentuale dell'aliquota è l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Differenza tra aliquota IVA e accisa

L'aliquota IVA e l'accisa sono due imposte che hanno un peso diverso nella bolletta della luce. L'imposta sul valore aggiunto è applicata sulla spesa complessiva dettata dalla somma tra Servizi di vendita e Servizi di rete. L'accisa viene invece collegata ai consumi in chilowattora in un mese. Se essi sono superiori ai 150 kWh si paga un'accisa pari a 0,0227 euro/kWh.