Effettuare l’autolettura del gas con precisione e costanza è molto importante, per poter consentire al fornitore di calcolare la bolletta basandosi sui consumi reali e non su quelli stimati. Infatti, in caso di mancata lettura, ci si ritrova a dover pagare delle spese imprecise, frutto del calcolo approssimato dei consumi. Pagare esattamente quanto si consuma è possibile e l’autolettura è il primo passo per raggiungere questo obiettivo.

Come si fa l’autolettura del gas

Effettuare e comunicare l’autolettura del gas è una procedura tanto semplice quanto importante. Infatti, monitorare continuamente i propri consumi consente di avere una bolletta in linea con i consumi effettivi e di evitare spese extra non preventivate. Quando si parla di autolettura del gas si fa riferimento all’operazione di lettura dei dati relativi ai propri consumi energetici. Questa può essere facilmente eseguita in autonomia attraverso il contatore e deve, successivamente, essere comunicata al fornitore. 

Quando si effettua l’autolettura di luce e gas si definiscono con precisione i consumi reali, così da ricevere poi una bolletta quanto più precisa possibile. Infatti, in caso di mancata lettura, i costi dei consumi saranno basati su una stima relativa, tenendo in considerazione le abitudini degli inquilini dell’abitazione. Si rischia, quindi, di dover pagare una cifra diversa da quella dei consumi effettivi e che non corrisponde esattamente a quanto gas si è consumato nel periodo di riferimento.

La procedura per effettuare l’autolettura in modo corretto è davvero semplice:

  • individuare il contatore;
  • annotare le cifre prima della virgola che sono evidenziate sul display.

Ci sono diverse tipologie di contatore e - a seconda della tecnologia incorporata e del numero di anni da cui si possiede il dispositivo - si seguono procedure leggermente diverse. Si individuano di seguito le tre soluzioni più comuni e le relative procedure per l’autolettura del gas:

  • contatore di vecchia generazione: nel caso di impianti obsoleti, sul dispositivo è presente una stringa numerica simile a un contachilometri. La cifra da segnare e comunicare è quella visualizzata sul display a fondo nero. I numeri successivi alla virgola, che spesso sono su uno sfondo rosso, non devono essere presi in considerazione e non sono importanti ai fini della lettura;
  • contatore elettronico: per completare l’autolettura è necessario cominciare accendendo il display e, tramite il medesimo pulsante di attivazione, visualizzando il menu a tendina. Tra le diverse opzioni presenti si individua quella per visualizzare i consumi del gas e si prende nota delle cifre che compaiono prima della virgola;
  • contatore elettronico teleletto: si tratta di particolari impianti per i quali non è necessario effettuare l’autolettura. Infatti, in tal caso i dati relativi ai consumi di gas vengono comunicati automaticamente al fornitore, senza bisogno di intraprendere una procedura manuale.

Per capire quale tipo di contatore si utilizza nella propria abitazione è sufficiente consultare le bollette. Qualunque sia il proprio contratto, nella sezione fornitura viene sempre esplicitata la tipologia di impianti.

Come comunicare l’autolettura del gas

Per comunicare l’autolettura del gas esistono diverse modalità, a seconda della compagnia di fornitura a cui ci si affida. In generale, è possibile utilizzare l’apposito numero verde, accedere all’area clienti utilizzando il proprio ID, mandare un sms o scaricare l’app. A seconda del mezzo scelto si segue una procedura diversa, ma è sempre necessario conoscere il proprio codice cliente, posto sempre in alto a destra sulle bollette del gas.

Si indicano di seguito le procedure disponibili per comunicare l’autolettura del gas:

  • app o sito web: dopo aver scaricato l’applicazione del proprio fornitore o essere entrati nel sito web, si accede utilizzando il proprio codice utente e si va nell’area dedicata all’autolettura del gas;
  • numero verde: i numeri verdi dei fornitori di energia sono sempre attivi durante i giorni feriali, talvolta anche sette giorni su sette. Chiamando il numero si ha anche la possibilità di parlare direttamente con l’operatore e di confrontarsi per qualsiasi dubbio o problema;
  • SMS al numero: alcuni fornitori danno anche la possibilità di comunicare i dati di consumo tramite un SMS, scrivendo il numero cliente e di seguito il valore della lettura del contatore.

Comunicare correttamente la lettura è fondamentale, infatti i dati inoltrati vengono utilizzati per il calcolo della bolletta successiva, a meno che il distributore non consideri l’autolettura invalida. Inoltre, è molto importante anche rispettare le scadenze, perché se non si comunica l’autolettura entro l’ultimo giorno utile, la bolletta potrebbe poi essere basata sulla stima dei consumi e non sui valori effettivi.

autolettura gas

Quando si fa l'autolettura del gas?

Per capire quando effettuare l’autolettura del gas bisogna confrontare l’ultima bolletta ricevuta. Infatti, nella sezione dedicata è sempre specificato che indicando i dati entro il giorno stabilito, la prossima bolletta sarà calcolata sulla base dei consumi effettivi e reali e non considerando una stima. Individuato il giorno massimo entro cui inoltrare la comunicazione, i dati possono essere mandati in qualsiasi momento.

In generale, a seconda dei consumi l’autolettura va effettuata con una frequenza diversa:

  • una volta l’anno: quando i clienti hanno consumi inferiori a 500 Smc all’anno;
  • due volte l’anno: quando i clienti consumano tra i 500 Smc e i 1.500 Smc all’anno;
  • tre volte l’anno: quando i clienti consumano tra i 1.500 Smc e i 5.000 Smc all’anno;
  • una volta al mese: quando i clienti hanno consumi superiori a 5.000 Smc all’anno;

Quando si cambia fornitore o ci si trasferisce in una nuova abitazione, durante il primo anno bisogna prestare particolare attenzione all’autolettura. Infatti, in questo primo periodo è preferibile essere molto costanti nell’invio dei dati relativi alla lettura, così da consentire al fornitore di comprendere quali sono le abitudini domestiche e di stimare i consumi nei periodi successivi in modo esatto, nel caso della mancata autolettura.

Autolettura del gas non fatta: possibili conseguenze

Cosa succede se l’autolettura del gas non viene effettuata? Non si tratta di una procedura obbligatoria, quindi è possibile che si scelga di non fare l’autolettura. In tal caso il fornitore non riceve nessun dato sui consumi effettivi e si trova a dover inoltrare una bolletta calcolata sulla base di una stima dei consumi del gas. Potrebbe anche trattarsi di una stima superiore a quello che effettivamente è stato consumato.

Nel caso si stia facendo il cambio del fornitore o la voltura, è possibile comunicare i dati tra i cinque giorni lavorativi precedenti e i tre giorni lavorativi successivi la data di decorrenza del cambiamento. Tale lettura viene poi fatta decorrere alla data di effettiva attivazione dell’impianto.Talvolta la mancata lettura può anche dipendere dal distributore, per totale o parziale inaccessibilità del contatore del cliente. In ogni caso, per mancata lettura o autolettura del gas si procede stimando i costi della bolletta in base alle abitudini di consumo. Un metodo approssimativo, che talvolta potrebbe essere a svantaggio del cliente. È sempre preferibile dedicare qualche minuto all’autolettura, per evitare spiacevoli sorprese e per essere sicuri di pagare esattamente quanto si consuma.