Il Canone Rai è stato inserito nella bolletta elettrica a partire da luglio 2016, a seguito della Legge di Stabilità che ha decretato la mini rivoluzione riguardo al pagamento della tassa Rai. Attraverso il provvedimento inserito nella Legge di Bilancio per il 2016, l'allora governo Renzi stabilì il criterio di presunzione di possesso. Il ragionamento fatto due anni fa dall'esecutivo Pd è piuttosto semplice: se una persona risulta intestataria di un contratto di energia elettrica possiede automaticamente un televisore. A seguire una breve guida su come funziona il canone Rai in bolletta, con una serie di approfondimenti su chi è esente al pagamento, la seconda casa, l'affitto e l'autocertificazione.

Pagamento Canone Rai in bolletta

L'importo totale del Canone Rai è pari a 90 euro. Le rate complessive presenti nella bolletta elettrica sono dieci, ciascuna delle quali ha un costo di 9 euro. Se si riceve la bolletta dell'energia elettrica ogni due mesi, l'importo addebitato per il pagamento del Canone Rai è pari a 18 euro. In genere, la ricezione dell'addebito del canone in bolletta termina nel mese di ottobre.

Esenzione Canone Rai in bolletta

Sono due i casi in cui è prevista l'esenzione al pagamento del Canone Rai in bolletta. Da una parte la categoria degli over 75, residenti in Italia. Non tutti però, ma soltanto coloro che hanno un reddito annuo pari o inferiore agli 8.000 euro netti all'anno. Tale importo è da considerarsi complessivo. La legge, infatti, specifica che gli 8.000 euro fanno riferimento al reddito non soltanto dell'intestatario del contratto di fornitura elettrica ma anche dell'eventuale coniuge con cui vive all'interno dell'abitazione. Oltre all'importo del reddito, la legge fissa un altro paletto da rispettare: l'over 75 non deve convivere con altre persone diverse dal coniuge e che ricevano un reddito personale. Questo significa che l'esenzione al pagamento del Canone decade qualora in casa abiti un figlio che abbia un lavoro e riceva una qualsiasi forma di reddito. Oltre agli over 75 che rispettano i requisiti previsti dalla legge vigente, sono esenti dal pagamento anche coloro che non possiedono un televisore nella propria casa. Ad esempio, chi ha un computer, uno smartphone o un tablet e vede regolarmente i contenuti televisivi in streaming non è comunque soggetto al Canone in bolletta.

Come funziona l'autocertificazione

Se si rientra nei due casi descritti qui sopra, per i quali è valida l'esenzione del Canone Rai in bolletta, occorre inviare un'autocertificazione all'Agenzia delle Entrate. Il modulo è scaricabile sul sito ufficiale della nota agenzia pubblica italiana. Sono due le modalità di invio previste: tramite Poste oppure per via telematica. Scegliendo la seconda opzione, l'autocertificazione può essere completata sia personalmente che da un intermediario abilitato. Per richiedere l'esenzione al pagamento del Canone dell'anno in corso, il modulo dell'autocertificazione deve essere trasmesso entro e non oltre il 31 gennaio dello stesso anno. Canone Rai in bolletta per la seconda casa e per chi è in affitto Chi ha una seconda casa non deve pagare la tassa Rai una seconda volta, se si è ricevuto l'addebito nella bolletta elettrica della prima casa. Qualora si riceva per errore l'addebito anche nella bolletta energetica della seconda casa, si deve procedere alla richiesta di rimborso, sia attraverso trasmissione telematica sia per posta. Infine, chi abita in affitto è tenuto a pagare il canone Rai. Se la bolletta è ancora intestata al proprietario della casa, l'affittuario deve procedere con il pagamento delle rate del Canone attraverso il modello F24.