Qual è l'importo massimo del Cmor? La domanda degli utenti che temono di trovare in bolletta il corrispettivo morosità dopo il mancato pagamento delle precedenti bollette è pertinente ma andrebbe formulata in maniera diversa. Infatti, non esiste un importo massimo del Cmor, poiché si tratta semplicemente di una stima basata sulle ultime due fatture ricevute dal vecchio fornitore. Ad esempio, un utente che era abituato a ricevere una bolletta della luce e/o del gas pari a 100 euro tutti i mesi, deve aspettarsi un Cmor intorno ai 200 euro. Al contrario, se la spesa media era di circa 50 euro, l'importo massimo del Cmor non potrà superare i 100 euro. Detto questo, è importante però sapere che il Cmor può cadere in prescrizione e che non tutti sono tenuti a pagarlo. A seguire un breve approfondimento sul corrispettivo morosità introdotto dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Prescrizione Cmor

Il Cmor cade in prescrizione se il vecchio fornitore non rispetta le tempistiche previste dall'Autorità italiana per l'Energia, che vanno dai 6 ai 12 mesi dopo il cambio fornitore. Inoltre, è bene specificare che il fornitore non può richiedere nella bolletta del nuovo operatore il corrispettivo morosità prima dei 6 mesi, in modo da lasciare il tempo all'ex cliente di saldare l'importo della bolletta per cui è moroso.

Addebito errato del Cmor

Il corrispettivo morosità può inoltre essere addebitato per errore anche a chi è in regola con i pagamenti. Qualora ciò accada, l'utente può rivolgersi direttamente allo Sportello del Consumatore, servizio ideato da ARERA.