Quando le bollette sono troppo elevate

Le bollette per i conguagli sono spesso una grossa nota dolente per le famiglie e i loro bilanci. Si tratta, infatti, di bollette spesso molto elevate, dovute a consumi passati o, in alcuni casi, ad adeguamenti dei prezzi non aggiornati. Il principale aspetto di questo tipo di bolletta è che, a differenza delle bollette standard in cui le voci di spesa sono sempre ben chiare e dettagliate, riportano spesso voci poco comprensibili. Come comportarsi quando si ricevono bollette per conguagli molto superiori alla norma? Per prima cosa è importante ricordare che uno dei modi migliori per evitare conguagli eccessivi è quello di procedere con l'autolettura, in modo da comunicare sempre in maniera precisa i propri consumi ed evitare che il fornitore li stimi. Le stime, infatti, possono essere errate e portare, al momento della verifica, a conguagli salati. Nel caso in cui, tuttavia, si riceve una bolletta troppo salata, per prima cosa è necessario valutare la legittimità della stessa. Le bollette per conguaglio, infatti, possono richiedere solo il pagamento di arretrati relativi ai consumi e non di altri servizi o relativi ad aumenti dei prezzi. Se, infatti, vengono riportate altre voci di spesa, il conguaglio è illegittimo. Si può quindi considerare nullo il conguaglio emesso per adeguare eventuali aumenti delle tariffe relative all'utenza, così come è illegittimo il conguaglio contenente costi per consumi effettuati a più di due anni di distanza. L'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) ha infatti disposto che i pagamenti relativi agli arretrati con data superiore ai due anni non possano essere richiesti. Se, pertanto, si riceve una bolletta con arretrati superiori ai due anni, il conguaglio è illegittimo.